“Una figura come Franco Alfieri ritengo che si saprebbe imporre e portare dei risultati significativi”
La conduzione delle politiche Agricole entra in una fase nella quale deve essere massimo l’impegno per raggiungere gli obiettivi di pieno impiego delle risorse comunitarie a beneficio delle imprese agricole e dell’ambiente entro il quale queste si muovono: pertanto Confagricoltura Campania, chiede che Regione Campania abbia un assessore all’agricoltura titolare che la rappresenti sui tavoli nazionali importanti.
“Una figura come Franco Alfieri ritengo che si saprebbe imporre e portare dei risultati significativi quali, ad esempio il rafforzamento delle politiche per l’aggregazione delle imprese in vista di una maggiore concentrazione dell’offerta, elemento essenziale di competitività per le imprese agricole – afferma Rosario Rago, presidente di Confagricoltura Campania, che sottolinea – occorre liberare le figure di vertice dell’assessorato agricoltura da compiti impropri al fine di valorizzarne al massimo il prezioso ruolo di coordinamento ed il lavoro reale sulla programmazione.”
Il presidente Rago aggiunge anche: “Non è pensabile che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alle prese con le vaste problematiche di un territorio grande e complesso, con una popolazione quasi quanto quella di un Paese come l’Olanda, possa ancora a lungo mantenere l’interim anche dell’assessorato all’agricoltura, dove per altro ha pur ben operato, recuperando e ristrutturando un Programma di sviluppo rurale che si era di fatto impantanato tra Napoli e Bruxelles.”
Intanto l’organizzazione ha formalizzato proprio oggi la richiesta di proroga dei termini per presentare l’istanza di finanziamento all’Assessorato agricoltura della Regione Campania per la tipologia d’intervento 4.1.1. volta al sostegno degli investimenti nelle aziende agricole.
Il Programma di sviluppo rurale (Psr) della Campania 2014 – 2020 vede in questo momento ancora aperto il bando da 64 milioni di euro della tipologia d’intervento 4.1.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” in scadenza il prossimo 24 gennaio 2018. Ma molte imprese agricole si trovano nella impossibilità di presentare la domanda di aiuto entro il termine, per via del necessario completamento di tutti gli atti necessari che ricade nei giorni delle festività natalizie. Inoltre, tutte le richieste di intervento su fondi europei per l’agricoltura superiori a 25mila euro sono gravate dalla necessità di produrre la documentazione antimafia completa, come confermato dalla legge sul bilancio dello Stato approvata in via definitiva lo scorso 23 dicembre dal Senato della Repubblica, pertanto si rende necessario anche chiarire fino a che punto l’onere gravi sugli agricoltori e quale preciso ruolo svolgano nei confronti delle Prefetture gli uffici della Regione Campania.
Sulla vicenda della proroga per la tipologia d’intervento 4.1.1. Rago inoltre sottolinea: “I tempi sono stretti e le imprese in questo momento sono alle prese in molti casi con l’assoluta mancanza della necessaria consulenza per proseguire oltre. C’è anche la novità della comunicazione e dell’informazione antimafia, prima richieste solo per importi superiori a 150mila euro e che invece ora riguarda larga parte delle imprese che hanno presentato progetti nelle macroaree A e B, dove l’investimento finanziabile non può essere inferiore a 25mila euro e pertanto facilmente l’importo del finanziamento europeo supera la soglia di esenzione di 25mila euro prevista per il solo anno 2018 dalla legge di bilancio dello Stato appena approvata”.