Poche informazioni, cittadini critici
AGROPOLI. E’ già polemica sulla nuova campagna di raccolta differenziata ad Agropoli. In una conferenza stampa, infatti, il sindaco Adamo Coppola ha annunciato festante le novità dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con Tetra Pak Italia e Comieco. L’obiettivo è” incentivare la raccolta di differenziata e promuovere le corrette modalità di conferimento”. Obiettivo, quest’ultimo, già fallito in partenza.
Già perché il nuovo piano di raccolta differenziata dovrebbe partire ufficialmente domani (20 novembre) ma in pochi lo sanno ed già confusione.
“Non ho visto avvisi o manifesti – denuncia un cittadino – ho chiesto ad un operatore ecologico e mi ha risposto di non sapere nulla. La stampa ha parlato di novità ma quali sarebbero?”. Tranne chi ha fatto passaparola sui social, condividendo il nuovo piano di raccolta rifiuti, gli altri non lo conoscono nei dettagli. Per fortuna non dovrebbero esserci problemi di conferimento considerato che l’unica novità relativa al calendario riguarda il vetro che dovrà essere consegnato il giovedì e non più il martedì. Ma non tutti possono sapere se ci sono modifiche e quali sono. Il problema è soprattutto per gli anziani. “Cosa bisognerà conferire stasera o domani? – si chiede una cittadina agropolese – Si parla di novità nella raccolta rifiuti, di regole più severe e di multe, ma vogliono almeno dirci cosa e come dobbiamo conferire?”. Le proteste sono unanimi, i cittadini chiedevano che la nuova campagna “Differenziamo meglio”, fosse pubblicizzata… meglio.
D’altronde proprio il sindaco Coppola aveva annunciato “una nuova organizzazione della raccolta, con un calendario più comprensibile, che certamente i cittadini sapranno cogliere e mettere in pratica fin da subito, per il bene della nostra Città”; buone intenzioni che i cittadini, senza informazioni, non potranno mettere in pratica.
Per fortuna Coppola ha annunciato anche una “prima fase di tolleranza”. Saranno gli addetti alla raccolta a segnalare eventuali errori nel conferimento. Del resto “sbagliando si impara” dice il proverbio, quindi quale miglior modo per insegnare le nuove modalità di raccolta ai cittadini?