Gli ultimi decreti ingiuntivi riguardano Sala Consilina, Padula e Monte San Giacomo
Sala Consilina – il Consorzio di Bacino Salerno 3 continua a battere cassa nei confronti di quasi tutti i comuni del Vallo di Diano attraverso una pioggia di decreti ingiuntivi contestando il mancato pagamento delle quote consortili da parte dei comuni, in altri casi delle spese relative alla gestione della discarica di Costa Cucchiara a Polla o ancora i debiti contratti per le spese di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Solo negli ultimi 12 mesi, stando agli atti pubblicati sugli albi pretori dei comuni del Vallo di Diano sono stati emessi da parte della gestione del ciclo integrato dei rifiuti del Consorzio decreti ingiuntivi per un totale di circa 1 milione di euro.
Gli ultimi in ordine di tempo ad essere citati in giudizio davanti al Tribunale di Lagonegro sono stati i comuni di Sala Consilina, Padula e Monte San Giacomo e ciascuno per un presunto debito di natura diversa. Nel caso di Sala Consilina il commissario liquidatore del ramo rifiuti dell’ente consortile ha citato il Comune a comparire dinanzi al Tribunale Civile di Lagonegro all’udienza fissata per il prossimo 14 novembre al fine di ottenere la condanna del Comunea pagare al Consorzio la somma di 234.039,74 euro, oltre agli interessi ed alle spese procedurali per presunti crediti dovuti quali quote consortili dal 2007 al 2015 per il settore “Ambiente-Rifiuti”. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Cavallone dal canto suo ritiene che la somma contestata non sia dovuta e nei giorni scorsi ha dato mandato all’avvocato Franco Alliegro per resistere in giudizio. DI natura diversa è invece il presunto credito, vantato dal Consorzio nei confronti del Comune di Padula che, a fine settembre si è visto notificare un ricorso per decreto ingiuntivo teso ad ottenere il pagamento delle fatture relative alla tariffa per la gestione della discarica dismessa di Costa Cucchiara di Polla, per un totale di €.200.853,47 oltre agli interessi ed alle spese. Anche in questo caso, così come deciso dall’amministrazione comunale di Sala Consilina, gli amministratori della città della Certosa hanno deciso di incaricare un legale per opporsi al decreto ingiuntivo perchè “il Comune di Padula – si legge nella delibera della Giunta che ha disposto l’opposizione al decreto ingiuntivo – non ritiene di essere debitore nei confronti del Consorzio per le causali in argomento”. A non avere intenzione di pagare quanto richiesto dall’ente di bacino è anche il Comune di Monte San Giacomo che si è visto contestare, anche in questo caso alla fine di settembre, attraverso un decreto ingiuntivo il mancato pagamento delle fatture relative a servizi erogati nel settore dei rifiuti per un totale di 41.517,47 euro oltre agli interessi ed alle spese e anche in questa circostanza, la Giunta ha deliberato di dare mandato ad un legale per contestare il credito vantato dal Consorzio di Bacino.