Gli uomini dell’ufficio circondariale marittimo di Agropoli, diretti dal tenente di vascello (cp) Rosario Florio, sono stati ancora una volta impegnati in diverse operazioni di soccorso.
Nella prima una unita’ da diporto a vela della lunghezza di circa 10 metri, con a bordo 4 occupanti di nazionalita’ svedese, a circa 2 miglia nautiche di distanza dalla costa e precisamente al traverso di punta fortino, del comune di Agropoli (sa), a causa di una avaria al motore si trovavano in balia delle onde.
L’operazione di soccorso ha visto l’invio della motovedetta s.A.R. C.P. 855 di stanza presso l’ufficio circondariale marittimo di Agropoli, la quale giungeva prontamente in zona operazioni per soccorrere i quattro malcapitati.
Le operazioni venivano rese difficili dal calare della notte, ma grazie alla perizia marinaresca dei membri dell’equipaggio si riusciva ad inidividuare il bersaglio ed a fornirgli assistenza fino al rientro nel porto di Agropoli.
La seconda operazione si e’ svolta nelle acque antistanti punta Licosa dove gli occupanti di una piccola unita’ da diporto (erano quattro gli occupanti a bordo provenienti da salerno) a causa di una avaria all’apparato motore e all’incaglio dell’ancora non riuscivano piu’ nelle manovre di governo dell’unita’ con serio pericolo per l’incolumita’ individuale.
Le condizioni venivano aggravate dal rapido peggioramento del mare con forti venti di maestrale e dal connesso panico degli occupanti che lanciavano un razzo rosso a paracadute.
Anche in questo caso veniva dirottata in zona operazioni la dipendente motovedetta s.A.R. C.P. 855 che giungeva in zona operazioni per soccorrere i quattro malcapitati e in aggiunta veniva disposto l’invio in zona di una ulteriore unita’ denominata “nonno filuccio” di stanza nel porto di s.M. Castellabate.
Anche in questo caso il soccorso aveva esito positivo e l’unita’ veniva assistita e condotta fino al porto di Santa Maria. Di castellabate.
Si raccomanda il numero 1530 per le emergenze in mare e si raccomanda, altresi’, prima della partenza di verificare la perfetta funzionalita’ dell’apparato motore, la perfetta conoscenza del tratto di mare di navigazione e delle previsioni meteo.
Anche in questo caso a parte il comprensibile spavento nessun danno hanno riportato i quattro diportisti.