E’ il terzo consiglio comunale convocato per discutere della incompatibilità
Con le elezioni amministrative dell’11 giugno 2017 sono stati rinnovati gli organi di governo del Comune di Pisciotta. Il 28 giugno successivo s’è insediato il nuovo Consiglio Comunale e in tale circostanza il gruppo consiliare “Una mano per Pisciotta”, nella persona del consigliere Aniello Marsicano, ha sollevato il problema dell’incompatibilità del consigliere comunale Sergio Di Blasi.
“La richiesta di incompatibilità – spiega Marsicano – non era legata alle chiacchiere da bar secondo le quali ci sarebbero stati delle pressioni in campagna elettorale sui dipendenti della Yele spa, costretti a votare per il dott. Sergio Di Blasi onde evitare il licenziamento; tanto meno alle voci di voto di scambio con conferimenti di incarichi legali. La richiesta di incompatibilità era legata, semplicemente, alla violazione dell’art 63 comma 2 del D. Lgs. n 267 del 18/8/2000 in quanto il dott. Di Blasi ricopriva il ruolo di Direttore Generale della società YELE SpA, società partecipata dal Comune di Pisciotta per una quota superiore al 3%, come documentato dagli atti della società Yele SpA e dalla visura camerale della CCIAA di Salerno”
In quell’occasione, però, il Consiglio Comunale ha deliberato la convalida dell’elezione del consigliere Di Blasi ritenendo l’incompatibilità non sussistente.
A seguito di ciò il consigliere comunale Marsicano si è rivolto al Prefetto di Salerno ed al Presidente dell’ANAC sollecitando un loro intervento a norma di legge. Successivamente, anche il deputato del M5S, Angelo Tofalo, ha investito il Ministero dell’Interno della vicenda presentando il giorno 1 agosto un’interrogazione parlamentare.
l Consiglio Comunale di Pisciotta, intanto, s’è riunito nuovamente lo scorso 18 settembre per discutere dell’incompatibilità del consigliere Di Blasi. Anche in questo caso l’assemblea non ha deliberato sull’incompatibilità ritenendo necessari ulteriori approfondimenti sulla compagine sociale della Società Yele SpA, al fine di appurare le effettive quote detenute dal Comune di Pisciotta. Ciò, nonostante la documentazione prodotta dal gruppo consiliare di minoranza “Una Mano per Pisciotta”.
Domani l’assise sarà convocata nuovamente per discutere, per la terza volta in tre mesi della questione. “Il gruppo Una Mano Per Pisciotta è fiducioso che si ponga fine, nel rispetto della legge, alla querelle dell’incompatibilità al fine di dedicare le sedute del Consiglio Comunale ad argomenti di maggiore interesse per la collettività”, si legge in una nota.