Criticato il provvedimento del sindaco che limita l’accesso agli uffici comunali
SAPRI. “Il sindaco chiude il Comune a cittadini e consiglieri”. A lanciare l’accusa è il gruppo di minoranza Sapri Democratica. La denuncia arriva dopo un episodio che ha visto coinvolto il consigliere Tommaso Lando al quale, “è stato impedito di svolgere il suo mandato invitato da un dipendente comunale, a suo dire su disposizione del Vice Sindaco, ad uscire dall’Ufficio Tecnico”.
Questo comportamento sarebbe stato motivato da un provvedimento con il quale il sindaco, lo scorso 17 luglio, ha consentito l’accesso agli uffici comunali (tecnico, tributi, ragioneria, segreteria, commercio, segretario comunale, vigili) per una sola ora, dalle 12.30 alle 13.30, il martedì e il giovedì.
Una decisione, questa, definita “Irrazionale” da Sapri Democratica, che avrebbe “chiuso il comune di Sapri a cittadini, professionisti e scomodi consiglieri comunali. Eppure, secondo il gruppo di minoranza, vi sarebbe chi continua a visitare gli uffici anche al di fuori dagli orari consentiti: si tratta di “Parenti, affini, amici, pseudo consulenti e saltinbanco di ogni genere, graditi all’amministrazione”.
“L’illogicità di un provvedimento simile – evidenziano da Sapri Democratica – è stata già sancita dal TAR della Campania, che ha provveduto ad annullare un identico provvedimento di altro Sindaco, che pretendeva “di consentire ai consiglieri comunali l’accesso agli uffici comunali, per l’esercizio del diritto di accesso agli atti, nei giorni e negli da lui stabiliti”.
Di qui la decisione di inviare una formale diffida al sindaco affinché ritiri immediatamente il provvedimento, “per evitare di dover agire a danno della pubblica amministrazione per tutelare i diritti di cittadini e consiglieri comunali.