Adriano Cirillo, Segretario Aziendale della UIL FPL, denuncia una direzione sanitaria del P.O. S.Luca di Vallo della Lucania assente, lontana dalle esigenze del Presidio, distante dal comprendere le difficoltà giornalmente riscontrabili nell’Ospedale, sia dal punto di vista degli operatori che degli Utenti.
“Il nostro Ospedale rischia, rischia ogni giorno, noi lo vediamo, gli utenti lo vedono, solo il direttore sanitario finge di non vederlo”, denuncia il sindacalista che in una nota, di seguito pubblicata, ed inviata alla direzione sanitaria dell’Asl Salerno e del presidio vallese, denuncia la situazione:
Poche settimane fa una allusione di un medico sindacalista, il dott. Mignone, che dalle colonne di un giornale, Il Mattino, ammiccante spingeva l’intervistatore ed i lettori a chiedersi come mai a Vallo della Lucania c’era la NCH quando invece nell’ambito dei “Presidi del Sele” non ci fosse, quasi a voler lasciare intendere che ci fosse un qualche strano progetto alle spalle, quasi ad augurarsi una eventuale prossima chiusura della nostra NCH in favore di non so quale altra struttura.
Dichiarazioni del genere lasciano il tempo che trovano, ma agli occhi di chi legge cosa appare???
Appare una sanità costretta a barcamenarsi fra le difficoltà, ed è vero, una sanità costretta ad una guerra fra poveri, Medici che si augurano la chiusura di un reparto in un qualche Ospedale nella speranza che cosi lo si possa poi aprire nel proprio, che è assurdo.
La “guerra fra poveri” invece di individuare i responsabili dello sfascio… Noi della UIL FPL non ci stiamo.
Parliamo di Vallo, inutile ormai ripetere quanto grave sia la carenza di personale, inutile ripetere quanto pericolosi siano i Posti Letto aggiunti, ne abbiamo parlato, ne abbiamo denunciato l’abuso in ogni sede e ad ogni livello, nessuno si è scomposto più di tanto.
Il punto è che a fronte di problemi oggettivi quali la carenza di personale, su cui effettivamente la direzione di Presidio poco può incidere, l’Ospedale non ha una programmazione e una gestione concreta, attenta, capillare, anzi…. spesso ci si affida alla buona sorte.
Certo, sulla carta le attività si programmano, ma intanto nei fatti, giornalmente, si lasciano Lavoratori e Utenti in una condizione di attesa di non si sa che cosa.
Prendiamo il caso della Cardiologia, oltre un anno fa, il 23 Aprile 2014 noi della UIL FPL ne chiedeva la riapertura, proponendo una soluzione a costo zero, garantendo servizi, attività, Utenti e Lavoratori.
In un anno la direzione sanitaria di presidio non ha inteso nemmeno discutere la nostra proposta.
L’11 Aprile 2015 la nota 721 della direzione sanitaria disponeva la riapertura di 6 P.L., pur non avendo ne il personale Medico ne il personale Infermieristico necessario.
Infatti quando si chiuse il Reparto c’erano 3 Medici e adesso ci sono sempre 3 Medici, solo che all’epoca c’erano 12 Infermieri dedicati adesso solo 5. Vi sembra normale???
Cosa ha spinto la direzione sanitaria di presidio a riaprire la cardiologia il 15 di Aprile 2015 ???
Lo chiediamo oggi, quando il 31 di Maggio 2015 è passato, ma vi sembra normale???
Intendiamoci, la riapertura era ed è una cosa buona, ma per la famosa approssimazione con cui si opera oggi nel nostro Ospedale ne è venuta fuori un’operazione non ben programmata, non ben messa in essere, secondo noi pericolosa per utenti e operatori.
Si è creata una situazione in cui si mette a rischio la sicurezza non solo dei 6 Degenti ricoverati nei 6 P.L di Cardiologia, che nelle ore notturne e festive sono assistiti da una sola unità Infermieristica, senza medico e senza personale di supporto, ma anche dei pazienti ricoverati nel Reparto di Chirurgia Vascolare, reparto da cui si è sottratta l’unità infermieristica notturna per far assistere i pazienti della Cardiologia, Lasciando quindi anche i pazienti della Vascolare assistiti nelle ore notturne e festive da un solo infermiere senza medico e senza personale di supporto.
Abbiamo più volte sollecitato la risoluzione di questa situazione alla direzione sanitaria di presidio, abbiamo proposto soluzioni, ma come sempre nell’ultimo anno non abbiamo avuto nemmeno un minimo di attenzione rispetto alle problematiche sollevate ed alle soluzioni proposte.
Anche volendoci sforzare di capire la volontà di non dare attenzione al nostro Sindacato, la volontà di dare l’impressione che tutto vada bene, non capiamo l’insensibilità verso le condizioni di pericolo.
Si può anche credere di essere infallibile, ma difronte alla evidenza bisognerebbe capacitarsi di aver commesso un errore anziché affidarsi alla buona sorte.
Quale è quindi la strategia nella gestione del nostro Ospedale??? quella di attendere gli eventi??? Vige forse la regola del “vediamo che succede”???
Noi della UIL FPL non siamo disposti a rischiare sulla pelle dei Pazienti ne su quella dei Lavoratori, continuiamo a denunciare, tentando di tutelare i nostri colleghi e gli utenti.