Sotto i riflettori l’isola ecologica. L’amministrazione: «Area pulita, l’Arpac ci dà ragione»
CASTELLABATE. «Nell’isola ecologica di Castellabate potrebbero essere interrati rifiuti pericolosi». A lanciare l’allarme il comando provinciale dell’Anpana, l’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente, guidata da Vincenzo Senatore. Alla base della denuncia l’alto tasso di morti per tumori: da qui è partita una attività di ricerca dalla quale è stato possibile produrre un dossier inviato alla Procura della Repubblica competente. «Attraverso le indagini abbiamo scoperto che in zona ci sono stati 24 decessi per malattie tumorali mentre ad oggi sono 9 i casi di malati in cura. Si può quindi pensare che i casi di tumore siano riconducibili alla presenza di materiale pericoloso nell’isola ecologica», evidenziano dall’associazione.
Le guardie ambientali ritengono che «l’isola ecologica risulta essere stata ubicata troppo vicino al centro abitato di San Marco, favorendo forse l’insorgere della malattia: sarebbe giusto – concludono – spostare il tutto in una zona lontana dagli abitati».
L’amministrazione comunale di Castellabate, però, respinge le accuse. «L’isola ecologica è il nostro fiore all’occhiello e un esempio per il Cilento tutto – dice l’assessore all’ambiente Domenico Di Luccia – abbiamo in passato provveduto a bonificare l’area, rimuovendo e stoccando adeguatamente alcune lastre di amianto che incivili avevano abbandonato in un terreno, non di nostra proprietà, attiguo al sito».
Anche l’Arpac, evidenziano da palazzo di città, ha escluso la presenza di materiali pericolosi.