I grillini chiedono attenzione sul caso
VALLO DELLA LUCANIA. Il consiglio comunale si appresta ad approvare un debito fuori bilancio per 300mila euro. La cospicua somma dovrà essere utilizzata per rimborsare il costruttore Antonio Lombardi. L’imprenditore originario del Centro Cilentano attende i da anni il pagamento dei lavori eseguiti per realizzare la piscina comunale. L’impresa, cui sono stati ordinati lavori fuori progetto, chiedeva due milioni di euro, ma il comune è riuscito a cavarsela con 300mila euro. La vicenda sarà tra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale, convocato per stamattina. Un confronto tra maggioranza e opposizione, che si preannuncia infuocato. L’approvazione del debito fuori bilancio è finita nel mirino del movimento cinque stelle con il capogruppo Pietro Miraldi e il consigliere Anellina Chirico.
I pentastellati chiedono l’intervento della Corte dei conti. I lavori della piscina comunale, iniziati circa venti anni fa, sono stati conclusi nel 2011. L’impresa Lombardi é in attesa del pagamento dei lavori regolarmente eseguiti e consegnati. Il lodo a cui si è rivolta l’impresa ha avvantaggiato il comune di Vallo che, a fronte della cifra milionaria, sborserà solo 300mila euro. Un successo per l’amministrazione guidata dal sindaco Aloia. Un caso da attenzionare per i cinque stelle.
«In questo caso – dice Miraldi – si vede il male minore. Il risultato è però sempre a danno dei cittadini: abbiamo un debito in più per colpa di chi, non si sa». Per i grillini gatta ci cova. «Noi andremo avanti – ribadiscono – e speriamo che la Corte dei conti faccia luce su una vicenda a dir poco scandalosa. Chi ha delle responsabilità deve pagare».
È stata la prima amministrazione Aloia a far partire dopo anni di attesa l’attività della piscina comunale. Un impianto oggi al servizio di tutto il comprensorio cilentano. Subito dopo l’apertura fu bandita una gara per l’affidamento della gestione. L’attuale gestore avrebbe però dovuto mettere in funzione anche l’annesso palazzetto dello sport, perché era previsto nelle offerte di gara. Ma nulla è stato ancora fatto. Il palazzetto resta chiuso.
«Dato da non tracciare – conclude Miraldi – considerando il fatto che l’ente comunale incassa solo cinquemila euro all’anno, e soprattutto il palazzetto sportivo resta off limits».