Intervista al dirigente Carlo Cappuccio
Il Pisciotta ha centrato, in questo 2016/2017 la promozione in Prima Categoria, la società, inserita nel girone L, ha concluso la stagione al secondo posto, vincendo poi la finale play off. Alla guida della squadra inizialmente c’era Giacomo Polito, rimpiazzato poi da Sabatino Pifferi che ha concluso il torneo, Abbiamo raggiunto Carlo Cappuccio, dirigente della squadra di Pisciotta.
Come avevate iniziato questa stagione? C’erano da subito le basi per puntare alle zone alte?
Abbiamo iniziato con entusiasmo e voglia di vincere, dopo le esperienza dei campionati precedenti. Volevamo puntare da subito al vertice della classifica, l’organico però non era al completo, mancavano dei ragazzi che non abbiamo potuto tesserare subito.
La vostra partenza non è stata delle migliori: tre sconfitte nelle prime cinque partite. Cosa pensavate in quel periodo?
Non ci aspettavamo una partenza così brutta, abbiamo perso le prime due partite con squadre salite dalla terza categoria. Non siamo mai stati pessimisti, semplicemente dovevamo lavorare di più, trovare la giusta intesa, conoscevamo i valori del collettivo. Dopo le cose sono girate per il verso giusto anche per voi.
Quale è stata la chiave di svolta del vostro torneo?
Sono girate per il nostro corso perché abbiamo trovato l’intesa, ci siamo amalgamati con il resto dei ragazzi ed è stato tutto più semplice. Le chiavi di svolta sono state due: i ragazzi che abbiamo tesserato e il cambiamento del mister intorno alle decima giornata. Avete subito pochissime reti: siete stati la seconda miglior difesa del girone.
Il mister chiedeva molta attenzione in questo fondamentale?
Seconda miglior difesa, è vero i ragazzi, dagli attaccanti al portiere, sono stati tutti difensori, infatti il mister chiedeva già alla punta di iniziare ad attaccare in fase di non possesso.
Il secondo posto vi ha concesso la possibilità di giocare i playoff. C’era paura di vanificare il lavoro di una stagione, o era forte la consapevolezza dei vostri mezzi?
Quando si arriva allo spareggio un po’ di tensione c’è sempre, sapevamo di poterla giocare in casa nostra a quel punto la paura scompare. Noi in casa abbiamo perso solo alla seconda giornata, dopo le abbiamo vinte tutte.
Quale sono stati i momenti più belli di questo campionato? E quelli più brutti?
I momenti brutti si riferiscono solo a quei primi mesi. C’era un po’ di tensione nel gruppo, eravamo consapevoli che una volta trovata l’intesa si faceva un gran campionato. Momenti belli tanti, in particolare la vittoria nella finale play off, portare la squadra di paese di una realtà piccola in Prima Categoria dopo 27 anni è stato davvero qualcosa di emozionante.
Come affronterete il prossimo ostacolo chiamato Prima Categoria? Ci sono già delle idee di base da parte vostra?
Affronteremo il campionato di Prima con la giusta umiltà e il giusto impegno, partiremo dalla base di aver disputato un ottimo campionato in Seconda, con qualche innesto affronteremo serenamente questa nuova esperienza .