Questa mattina le religiose hanno restituito le chiavi del convento
A distanza di un anno dalla decisione del comune di revocare il contratto di comodato del Monastero di Vibonati con le suore di Santa Teresa, le religiose hanno deciso oggi di restituire le chiavi della struttura e di lasciare definitivamente la cittadina del Golfo di Policastro.
Sul caso, già all’indomani della decisione dell’amministrazione comunale, non erano mancate polemiche. Ad alzare la voce fu il gruppo Vivi il tuo paese che sottolineò l’importanza del ruolo che le suore “svolgevano nella vita ecclesiastica del paese”.
Oggi le polemiche si rianimano con il consigliere di minoranza, Manuel Borrelli, che non esita a sottolineare come “Un altro pezzo di storia è stato cancellato”.
Alla base della decisione dell’amministrazione comunale di risolvere il contratto di durata indeterminata, il fatto che le suore svolgessero una sorta di “attività imprenditoriale”, ovvero, secondo quanto dichiarò il sindaco Franco Brusco lo scorso anno, affittavano alcune camere del monastero ad una società di intermediazione con sede a Roma. Di qui l’invito all’ordine di cessare l’attività “lucrativa” rientrando nelle mansioni previste dal contratto di comodato; in caso contrario si sarebbe giunti allo scioglimento dell’accordo. Oggi, a distanza di un anno, le consorelle hanno deciso di trasferirsi altrove.
“Un gran bel risultato per chi si era presentato agli elettori come custode delle tradizioni Vibonatesi. Un pezzo di storia è stato cancellato per sempre e le Suore sono state scientificamente messe in condizioni di andarsene. Esposte alla gogna mediatica. Si tratta di una grave perdita per il nostro comune”, chiosa Manuel Borrelli.