La denuncia: “quest’anno è un vero e proprio massacro”
Cilento e Vallo di Diano nuovamente devastati dagli incendi. E’ bastato un po’ di vento, unito ad una giornata afosa, per distruggere diversi ettari di macchia mediterranea, alberi ed anche coltivazioni. Quella di martedì è stata un’altra giornata nera in tutto il comprensorio.
Notevoli i danni nell’area nord, tra Agropoli, Laureana Cilento, Perdifumo e Santa Maria di Castellabate. Un rogo è divampato lungo la via del mare, espandendosi sia da un lato della carreggiata, verso il territorio laureanese, sia dall’altro, in direzione Agropoli. Le fiamme alte e il fumo erano visibili a diversi chilometri di distanza.
Un incendio si è sviluppato anche nel territorio di Ogliastro Cilento. Nell’area sud, invece, un rogo è stato segnalato a San Giovanni a Piro. Le fiamme anche in questo caso hanno distrutto un’ampia fetta di vegetazione dell’area collinare arrivando a minacciare un’abitazione. I vigili del fuoco sono riusciti ad evitare il peggio.
Nella serata, invece, a San Pietro al Tanagro, un incendio ha interessato una vasta area di località San Marzano, tra le due sponde del fiume. Anche in questo caso i caschi rossi hanno evitato che le fiamme potessero arrivare alle abitazioni ma anche alle produzioni agricole della zona.
Anche ieri non il fuoco non si è arrestato. Il rogo si è sviluppato tra Salento e Omignano, rischiando di avvicinarsi al centro abitato. Vasto anche l’incendio sviluppatosi a Centola, devastando un’ampia area nei pressi del Monte Bulgheria.
“Quest’anno è un massacro – denuncia un cittadino di Matonti – gli incendi stanno distruggendo ettari di territorio arrivando a danneggiare anche le coltivazioni. I miei ulivi tra il caldo e il calore provocato dagli incendi che hanno lambito i terreni sono quasi completamente secchi”.
“Sono necessari più controlli – spiega invece un residente di Ogliastro Cilento – è evidente che vi sia qualcuno che agisce di proposito, difficile pensare all’autocombustione”.
Nelle foto in basso gli incendi a Salento e Centola: