Alfieri: abbiamo chiesto alla Regione di realizzare un sito di smaltimento
AGROPOLI. Sono iniziate in settimana le operazioni di pulizia della spiaggia della Marina, o meglio di spostamento della posidonia dal bagnasciuga all’area sottostante la rupe. Un intervento necessario per liberare quel tratto di costa dall’accumulo di questa pianta marina che viene trasportata a riva dalle correnti durante la stagione invernale, ma che al contempo non fa altro che deturpare quello che una volta rappresentava il simbolo della città: la rupe su cui sorge il borgo antico di Agropoli.
La posidonia, infatti, ammassata da circa un decennio, ha creato quella che in molti hanno definito “la montagna della vergogna”, un cumulo di alghe che giunge quasi a ridosso della scalinata dedicata ai “Mille”. Ciò non solo crea un danno d’immagine alla città, ma determina anche un problema di ordine sanitario considerato che negli anni quell’ammasso di piante in decomposizione è divenuto covo di ratti e insetti, con pericoli per le abitazioni circostanti e una struttura ricettiva che si trova proprio a pochi metri.
Eppure secondo l’amministrazione comunale retta dal sindaco Franco Alfieri, non vi è altra soluzione per rimuovere la posidonia: la montagna ha ormai raggiunto dimensioni che sarebbe eccessivamente costoso ogni tentativo di bonifica dell’area. Anche le operazioni tentate in passato sono fallite. L’alga spiaggiata, infatti, viene considerata un rifiuto speciale e pertanto è dispendioso rimuoverla.
“Quello delle alghe – ha spiegato il sindaco Alfieri – è un problema di tutti i paesi costieri, perché se da un lato la posidonia ci dice che il mare è pulito, dall’altro crea problemi per chi vuole usufruire delle spiagge in maniera adeguata”.
“La rimozione di quel quantitativo di alghe è molto costoso, pensare di risolvere annualmente questo problema che è ciclico ritengo sia sbagliato, è invece corretto agire come sto facendo – prosegue il primo cittadino – ovvero a livello regionale finanziando un impianto che possa risolvere il problema non soltanto per Agropoli ma per tutti i centri della costa campana”.