Il nosocomio resta fuori dalla rete dell’emergenza: le ambulanze porteranno i pazienti altrove
L’ospedale civile di Agropoli ha riaperto da ieri i battenti eppure non c’è lo stesso clamore rispetto a quando, quattro anni fa, l’Asl Salerno ne dispose la chiusura.
Domani sarà presente anche il governatore De Luca ad inaugurare la struttura ma sulla situazione del presidio ospedaliero emerge ancora tanta confusione. Da palazzo di città esultano, parlano di riapertura del pronto soccorso, di rivincita per un territorio in cui il diritto alla salute era stato compromesso, ma soprattutto definiscono la riattivazione del pronto soccorso soltanto come un primo passo in vista di un successivo potenziamento.
Il pronto soccorso, appunto. Un vero e proprio rebus. E’ su questo che non mancano polemiche: le ambulanze del 118, in caso di emergenza, non giungeranno ad Agropoli ma andranno direttamente in altre strutture. Non ci sarà sala operatoria, né terapia intensiva. All’appello manca anche la rianimazione mentre saranno presenti radiologia e laboratorio di analisi e 20 posti letto.
“Questo non è un pronto soccorso” sottolineano dalla minoranza consiliare, opponendosi fortemente alle dichiarazioni trionfalistiche del sindaco Alfieri. De Luca domani sarà ad Agropoli, alle ore 10: magari lui dirà di più sull’ospedale civile, su cosa è e su soprattutto su cosa sarà.