Il vescovo emerito di Vallo della Lucania preoccupato per la situazione del territorio
“La Chiesa è chiusa negli edifici, la Politica è assente. Le istituzioni sono sorde. Di questo passo il Cilento é destinato a morire”. Il grido di allarme arriva da monsignor Giuseppe Casale, vescovo emerito della Diocesi di Vallo della Lucania e già arcivescovo di Foggia. Da quando è andato in pensione, cinque anni fa, è tornato a vivere nel Cilento. A 94 anni ha ancora tanta energia da spendere per il territorio che ha guidato dal punto di vista spirituale e sociale dal 1973 al 1989. “Da quando sono tornato – dice – non ho visto alcun progresso. Il Cilento mi é sembrato come una bella signora che ha una grossa malattia ma che invece di porre rimedio alle cause del male si fa una bella truccatina”.
Monsignor Casale si sofferma soprattutto su Vallo della Lucania sede della Diocesi “si è data una ripulita estetica – dice – ma rimane ferma alle chiacchiere senza iniziative”. L’ex vescovo ricorda che Il centro cilentano non ha un luogo dove i giovani possono discutere i loro problemi e le prospettive del futuro. “Tutto ciò che eravamo riusciti a costruire in passato – dice – è stato distrutto. Mentre fenomeni come la droga e il gioco d’azzardo mietono vittime”. Casale interviene anche sulla Chiesa locale “é completamente assente – ribadisce – mentre dovrebbe essere protagonista nel progetto di ringiovanimento del territorio. I giovani di questo passo non hanno alcun futuro”. Sulle risorse del terrario dice “Non esiste un accordo tra gli albergatori per il rilancio in grande del turismo con opportuni sistemi di pubblicità collegamenti con qualche tour operator . Vi è una mancanza di raccordi tra i responsabili della politica mancanza delle nuove classi che dovranno governare il territorio” . Monsignor Casale qualche settimana fa ha incontrato Papa Francesco, a cui ha esternato anche queste sue preoccupazioni.
“È un diritto vere della Chiesa dare risposte – soprattutto – quando la forza delle autorità politiche e civili è debole o assente. Nel Cilento se non si fosse mossa la Chiesa negli anni passati non avremmo avuto gli acquedotti, l’ospedale San Luca. Il Papa nel recente colloquio mi ha invitato nonostante la mia età ad essere pronto al servizio per stimolare le forze politiche sorde o chi si ostina a celebrare funzioni in Chiesa senza avere il coraggio di spingere ed avviare iniziative per la crescita umana ed integrale “.