Il punto sulle cilentane nel girone H di Serie D
Si è conclusa la ventinovesima giornata del girone H di Serie D. Il Trastevere si porta al +4 sul Bisceglie, recuperando lo svantaggio contro il Picerno ed approfittando del pareggio dei nerazzurri a Potenza (partita terminata a reti bianche). Vittoria di prestigio della Gelbison, mentre l’Agropoli affonda sempre di più ed è ad un passo dalla retrocessione.
Ed arriva un’altra sonora sconfitta in trasferta per gli sbandati delfini che ormai stanno concludendo il campionato in maniera anche ingloriosa. Un secco 3-0 che non ammette repliche a Francavilla in Sinni, frutto di una squadra che non è più in grado nemmeno di segnare e con una difesa che fa acqua da tutte le parti. La formazione di Sorianiello non riesce a trovare la via della porta da due gare, nonostante crei abbastanza. La prestazione di ieri non è stata pessima, dato che l’Agropoli è riuscita ad avere qualche palla-gol importante, ma quel che emerge in modo chiaro è che i cilentani sono Cherillo-dipendenti: se non segna il caschetto napoletano, gli altri fanno difficoltà a buttare la palla in fondo al sacco. Eppure questa squadra è stata travolta dalle prestazioni negative anche in altri dei suoi giocatori più rappresentativi. Tiboni, giocatore bravo nelle sponde appare un centravanti non in grado di giocare un campionato di Serie D degno di nota con questo Agropoli. A parte qualche sporadico gioco in appoggio per le incursioni, l’ex punta dell’Udinese viene quasi sempre anticipato dagli avversari, talvolta attendendo il pallone invece di operare dei tagli in anticipo. Capozzoli, giocatore estroso ed abile nel dribbling, spesso predica nel deserto anche se a volte si fa intestardire dal trattenere troppo il pallone. Le difficoltà degli altri giocatori della rosa sono invece ormai note: una formazione troppo giovane che finisce prima nella classifica ”giovani D valore”, ma che poi non è pronta per salvarsi in un campionato vero, quello di Serie D. La società si è troppo cullata in questo assurdo regolamento, non sapendo più che pesci prendere soprattutto da dicembre in poi. Naturalmente già settimana scorsa avevamo illustrato come i problemi dell’Agropoli nascano da luglio di quest’anno, quindi in questa sede inutile ripetersi. Una squadra finita nel dimenticatoio generale, non più seguita dal pubblico sempre meno numeroso nelle partite in casa ed una dirigenza allo sbando totale. Intanto l’Eccellenza è diventata praticamente una realtà di cui si attende l’ufficialità. L’augurio per il futuro è uno: via i responsabili di questo scempio sportivo, a casa subito chi pensa che l’Agropoli sia un bene privato, soprattutto chi è contro il suo sviluppo sportivo. Ricostruire dalle macerie, con persone di buona volontà e capacità. Chi si accontenta delle sfide in tono minore, con derby con altre squadre del comprensorio, non ha capito nulla delle ambizioni che l’Agropoli, matricola 1921, tra le società più antiche della Campania, deve costruire. Chi si contenta di fare l’Eccellenza per cercare di salvarsi anche lì, significa che vuole condannare la squadra agli anni bui, quelli in cui per miracolo si riuscivano a schierare 11 giocatori. Uno scenario che non merità questa città.
La Gelbison invece, continua il suo ottimo campionato a cui non ha praticamente nulla da chiedere. Se avverrà qualcosa in più sarà tutto di guadagnato, ma già essere arrivati sino a questo punto può essere già un traguardo dal quale ripartire con maggiore slancio la prossima stagione. C’è da sottolineare come la squadra vallese, paradossalmente abbia invertito la tendenza: grandi difficoltà ultimamente al Morra, mentre lontano dalle mura amiche le prestazioni sono di tutt’altro tenore. Espugnare il difficile campo del Vicino, lusso che in questa stagione si era concesso soltanto il Nardò, è un ulteriore nota di merito di un ottimo allenatore come mister Pepe. Non è un caso inoltre, che il gol della vittoria sia stato realizzato da D’Orsi, uno dei più forti difensori del campionato, alla stregua di Petta del Bisceglie. Segno di una solidità difensiva ritrovata, che è stata la roccaforte dove la Gelbison ha costruito questa stagione. Il tecnico vallese ha anche voluto cambiare un po’la formazione ieri, mischiando le carte facendo accomodare inizialmente Maggio in panchina. Una situazione che il Gravina di ieri non si aspettava, dato che ormai tutti conoscono il gioco dei vallesi, improntato sui traversoni per le punte. Pepe. ha avuto il merito di saper disorientare tatticamente gli avversari inizialmente. Nella ripresa i rossoblu hanno saputo soffrire ed hanno portato a casa una meritata vittoria, frutto di caparbietà e gioco di squadra. La lotta per i playoff, in teoria potrebbero essere ancora aperta, anche perchè il calendario della Gelbison nelle ultime 5 partite non appare impossibile: 3 gare in casa (Trastevere, San Severo e Potenza), Manfredonia e Francavilla fuori. Sevirà fare sei punti più del Gravina, con i vallesi in vantaggio negli scontri diretti. Difficile sicuramente, ma non impossibile.
Serie D, girone H 29ma giornata
Francavilla – Agropoli 3-0
Trastevere – Picerno 2-1
Potenza – Bisceglie 0-0
Herculaneum – Ciampino 2-1
Cynthia Genzano – Nardò 2-3
Anzio – Nocerina 0-1
Gravina – Gelbison 0-1
San Severo – Madrepietra Daunia 0-1
Manfredonia – Vultur Rionero 2-1
Classifica:
Trastevere 63
Bisceglie 59
Nocerina 55
Nardò 52
Gravina 51
Gelbison 45
Picerno 41
Herculaneum 38
Potenza 37
Francavilla 37
Anzio 36
Manfredonia 36
Vultur Rionero 35
San Severo 33
Madrepietra Daunia 26
Cynthia Genzano 22
Agropoli 22
Ciampino 19