Approvati i programmi operativi del piano di rientro sanitario
Il commissario ad Acta per la Sanità Joseph Polimeni (dimissionario) e il sub commissario ad acta Claudio D’Amario hanno firmato lo scorso 2 marzo il decreto contenente i programmi operativi 2016-2018 rientranti nel Piano di Rientro sanitario.
Il documento contiene alcune disposizioni relative alla rete ospedaliera in Campania e specifica servizi, attività e funzioni relative ai nosocomio regionali.
Per le strutture pubbliche in Provincia di Salerno sono stati programmati nel complesso 3800 posti letto, ovvero 3,51 ogni mille abitanti, con una aumento di 247 posti letto rispetto al 2015.
I posti letto
Per quanto concerne i nosocomi del Cilento e Vallo di Diano l’ospedale di Polla-Sant’Arsenio passerà da 193 a 212 posti letto; Sapri da 112 a 114, Vallo della Lucania da 258 a 322, Roccadaspide da 66 a 20, Agropoli da 0 a 20.
Il 118
Confermato l’accorpamento delle centrali operative del 118 di Vallo della Lucania e Salerno (che però manterranno attive le due sedi), così come le previsioni per gli ospedali della zona.
La rete dell’emergenza
Nella rete dell’emergenza urgenza l’ospedale Ruggi sarà Dea di II livello (hub), Vallo della Lucania Dea I (spoke), Polla e Sapri (insieme a Sarno, Mercato San Severino, Eboli, Battipaglia, Cava dei Tirreni, Oliveto Citra e Scafati) saranno pronto soccorso; Agropoli, Roccadaspide (cui si aggiunge Castiglione di Ravello) saranno “strutture in zone particolarmente disagiate”.
Nella rete cardiologica il Ruggi di Salerno sarà Hub di II livello, Vallo della Lucania Hub di I livello (insieme a Nocera Inferiore ed Eboli), Sarno, Sapri e Polla spoke. In quella dell’Ictus, invece, il Ruggi e l’ospedale di Nocera saranno Hub, Polla e Vallo della Lucania spoke. Per quella dei traumi l’ospedale di Salerno sarà centro di alta specializzazione, Vallo della Lucania e Nocera centri traumi di zona. Infine per quella pediatrica Vallo, Nocera e Salerno saranno Spoke di II livello, Polla, Sapri, Battipaglia e Sarno di I livello.
Punti parto
Per i punti Parto confermati Sapri e Vallo della Lucania cui si aggiunge in deroga Polla, in virtù della collocazione geografica e delle difficoltà oggettive di collegamento con altre strutture.
Le funzioni degli ospedali
Definite le funzioni dei singoli ospedali: per quelli di zone particolarmente disagiate (Agropoli e Roccadaspide) sarà garantita una attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto, attività di medicina interna, di chirurgia ridotta con funzioni chirurgiche non prettamente di emergenza, integrati nella rete ospedaliera di area disagiata e dotati indicativamente di:
– un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri;
– una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina;
I pronto soccorso (Sapri e Polla) potranno effettuare in emergenza-urgenza procedure diagnostiche, trattamenti terapeutici, ricovero oppure stabilizzazione clinica e trasferimento urgente al DEA di livello superiore di cura, in continuità di assistenza, secondo i protocolli concordati per patologia. Il pronto soccorso sarà dotato di letti di Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.) proporzionali al bacino di utenza e alla media degli accessi.
Eliporto ad Agropoli?
Ma le novità non finiscono qui: il sindaco di Agropoli Franco Alfieri, infatti, ha annunciato che si sta lavorando per trasferire l’eliporto da Pontecagnano ad Agropoli.
Alfieri: cautamente ottimista
“Sono cautamente ottimista – ha detto il sindaco agropolese Franco Alfieri – credo che a giorni inizierà l’attuazione del piano”. Il primo cittadino non esita a lanciare stoccate alla minoranza agropolese: “Qualcuno che oggi parla d’ospedale era consulente di Cirielli che indicò il come direttore generale dell’Asl Salerno Squillante; dov’era in quell’occasione quando in maniera così violenta fu chiuso l’ospedale di Agropoli?”, si chiede il primo cittadino facendo un chiaro riferimento al consigliere comunale Emilio Malandrino.
“Oggi vogliono esserne i paladini – prosegue – ma la gente sa e conosce le responsabilità e sa chi lavora silenziosamente per il territorio e chi fa chiacchiere”. “In passato ci hanno messo in ginocchio strappandoci un diritto previsto dalla Costituzione per una rappresaglia politica che voleva colpire Agropoli ed il suo sindaco ma è stato un insuccesso ed ora, finalmente, qualcosa sta cambiando”, conclude Alfieri.