I delfini hanno dato dimostrazione di esserci. Ora servono altre conferme dal campo.
Finalmente! Ieri sera al Pala Cilento, è finita la lunga quaresima del Basket Agropoli, tornando a vincere dopo 12 turni, contro Siena. Una gara disputata in maniera ottima dai delfini che hanno questa volta potuto sfoderare un eccellente approccio alla gara.
La sesta vittoria stagionale arriva ,anche grazie, ad una nuova fisionomia di gioco. In questa sede abbiamo spesso sottolineato, quelli che secondo noi si sono configurati come gli errori tecnici di mister Finelli in questa stagione, situazioni che abbiamo più volte descritto e che è inutile analizzare ulteriormente. Tuttavia, per onestà intellettuale e sportiva, nella partita di ieri occorre riconoscere dei meriti anche all’allenatore bolognese. Sicuramente qualcuno potrà storcere il naso, additando chi scrive di scarsa coerenza con gli ultimi articoli, ma ci piace il più possibile valutare ciò che accade in maniera obiettiva, affidandoci a quello che si vede in campo. La nuova disposizione nel parquet, un po’ dettata dai cambiamenti nel mercato, un po’ da situazioni contingenti inevitabili, sembra aver sviluppato ingranaggi in grado di fornire una migliore compattezza al roster. Contento in posizione di guardia sembra rendere per il verso giusto, se non altro la sua aggressività può essere meglio spesa in quella posizione di quintetto.
Romeo è tornato quello della parte finale dello scorso anno, fornendo un apporto alla squadra in crescendo. Inutile sottolineare la prestazione sempre puntuale di Kevin Langford, l’unico giocatore di tutto il roster veramente inappuntabile durante tutta questa regular season.
Ora davanti al Basket Agropoli, sei finali, decisive per raggiungere quantomeno i playout. Molto del futuro dei delfini passerà per questa doppia trasferta laziale (Latina e Rieti) dove coach Finelli si augura di confermare i meccanismi e il risultato di domenica. 4 trasferte, due sole gare interne. Forse può nascere una nuova primavera ad Agropoli, ma per far sì che ciò accada occorre serrare le fila. Ogni passo falso, stavolta rischia di incrinare definitivamente un percorso. Proprio ora che si inizia a vedere un barlume di speranza, è il momento di crederci. Il Basket Agropoli ha dato dimostrazione di non essere finito. Ora servono altre conferme dal campo.