E’ stato nominato presidente della SIdA
Importante riconoscimento per il dottore Nicola Capuano. L’attuale direttore dell’unità ortopedica dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania e primo nella graduatoria del concorso di ruolo per la guida dell’Unità di Ortopedia dell’azienda ‘Ruggi’, è stato nominato delegato regionale della Società Italiana dell’Anca (SIdA) per il bienno 2017-2018.
La decisione è arrivata a margine del consiglio direttivo dello scorso 15 marzo. Capuano avrà il compito di allargare la famiglia della SIdA e di partecipare attivamente al Congresso che la Società terrà a novembre prossimo, il 23 e 24 a Monza, sul tema “Le complicanze nella chirurgia dell’anca, prevenzione e trattamento, dall’artroscopia alla protesi”.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università Federico II di Napoli nel 1988 con il massimo, il dottore Capuano si è specializzato in Ortopedia e Traumatologia nel 1993 sempre con il massimo dei voti.
Dal 1991 al 2005, Nicola Capuano, presta servizio presso L’AORN Cardarelli di Napoli, Divisione di Ortopedia, allora diretta dal Prof. Vittorio Monteleone. Ed è qui che concepisce tecniche di approccio chirurgico che rivoluzioneranno la metodica classica. Dal 2005 ad oggi, Nicola Capuano, è Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale San Luca di Vallo della Lucania ( ASL Salerno), dove effettua interventi di Chirurgia protesica mininvasiva di anca e ginocchio e di traumatologia complessa, compresi i traumi del bacino.
Nel corso degli anni ha affinato le capacità manageriali e di coordinamento, prospettando continuamente nuove metodiche di lavoro e introducendo tecnologie innovative applicate al rinnovamento delle tecniche chirurgiche di elezione e traumatologia.
Nel 2009 ha introdotto, per primo in Europa, una tecnica mini-invasiva per la chirurgia protesica di anca ,conosciuta con il nome T.S.P.S. ( Tissue Sparing Posterior Superior ) grazie alla quale il paziente ottiene un rapido recupero articolare riducendo notevolmente i tempi di degenza post-operatori. Migliorando di fatto “l’esperienza operatoria”.