“Impianto superato, privo di manutenzione e con un alto impatto ambientale”
CASTELLABATE. L’intero gruppo di Minoranza (composto Alessandro Lo Schiavo, Marco Rizzo, Caterina Di Biasi e Luigi Maurano) martedì 21 febbraio si è recato presso l’impianto di depurazione e il centro raccolta comunale in località Maroccia per controllare la situazione gestionale della struttura. Dalla visita, fanno sapere gli esponenti della minoranza “sono emerse non poche criticità” e al fine di saperne di più e di stimolare l’Amministrazione per la risoluzione delle stesse è stata presentata un’interrogazione.
“In sostanza – spiegano Lo Schiavo, Rizzo, Di Biasi e Maurano – il Comune di Castellabate presenta un impianto superato, privo di manutenzione e con un alto impatto ambientale. Infatti i letti di essiccamento dei fanghi di depurazione non solo sono in numero esiguo rispetto la mole di lavoro dell’impianto durante la stagione estiva ma anche anacronistici; le grate che formano i corridoi da una vasca all’altra presentano varie buche e un reale pericolo di cedimento a discapito degli operatori, che per svolgere le proprie mansioni devono utilizzarle; i fili elettrici sono sprovvisti di idonea copertura; le cabine con il loro rumore molestano gli abitanti della zona per 365 giorni l’anno; il deposito e successivo incenerimento del materiale in adiacenza del centro raccolta non è autorizzato e per giunta pericoloso visto che nelle vicinanze sono abbandonate lastre di amianto; l’impianto presenta un vuoto gestionale come dichiarato dallo stesso Ente”.
“Insomma – concludono gli esponenti dell’opposizione – località Maroccia è terra di nessuno o terra di conquista di qualcuno che ancora non distingue la differenza tra proprietà pubblica e proprietà privata”.