Il fatto avvenne nel 2009, ora arriva l’assoluzione anche in Appello
RUTINO. A distanza di circa 8 anni dai fatti, arriva la sentenza in appello. Tra gli imputati anche l’allora vicesindaco del comune di Rutino Gerardo Immerso. I giudici della Corte di Appello di Salerno hanno assolto tutti gli imputati, confermando la sentenza di primo grado emessa nell’ottobre del 2012 dal tribunale di Vallo della Lucania. «Siamo alla conclusione di un lungo percorso – scrive sui social Immerso – si tratta di una piccola vittoria su chi, all’epoca dei fatti, utilizzò la vicenda per una campagna elettorale a dir poco accesa, dove i giustizieri fervidamente sventolavano le ragioni di una fantomatica colpevolezza del sottoscritto e di altre persone coinvolte nel processo. Il tutto veniva affermato per ovvie opportunità politiche – continua – mettendo in secondo piano l’aspetto personale e senza tenere in considerazione i risvolti immediatamente negativi per tutta la comunità di Rutino».
«Personalmente – conclude Immerso – voglio continuare ad essere positivo ed a credere fortemente nella giustizia declinando i viscidi giustizieri, non fosse per altro che Rutino ha già vissuto in passato situazioni analoghe dai risvolti scontati, che nulla hanno aggiunto alla qualità della nostra comunità».
Adesso la domanda sorge spontanea: chi pagherà i danni di immagine per le persone inquisite? Chi li risarcirà dalle invettive ricevute? Ai posteri l’ardua sentenza…