Ecco i piatti della tradizione
Cosa non deve mancare sulla tavola la sera del 31 dicembre? Innanzitutto le lenticchie che, tradizione vuole, favoriranno ricchezza e prosperità durante il nuovo anno. Probabilmente questa credenza ha una duplice motivazione. La prima è che la loro forma ricorda quella delle monete e quindi, per questa analogia, mangiare tante lenticchie equivarrebbe a guadagnare molti soldi. La seconda ha carattere più “scientifico” per così dire: l’apporto nutritivo delle lenticchie è pari a quello della carne, ma ovviamente esse hanno un costo minore. Ciò dovrebbe garantire, questo il senso, salute e benessere senza particolari sforzi economici. Anche l’uva e qualsiasi tipo di frutta che possa sgranarsi, come – ad esempio – il melograno, assicurano prosperità. È di buon augurio, allo scoccare della mezzanotte, mangiare dodici acini o, comunque, dodici chicchi. Essi, infatti, ricordano i semi che germoglieranno a nuova vita nel periodo primaverile e garantiranno la continuazione della vita. Inoltre, disporre di uva a fine anno significa aver avuto un raccolto abbondante che, ci si augura, possa ripetersi durante il nuovo anno.
Durante l’ultima abbuffata dell’anno, allora, ricordatevi di lasciare un po’ di spazio per un po’ di lenticchie e qualche chicco!