Si profilano nuovi disagi: previsti ulteriori lavori tra Prignano Cilento e Perito
AGROPOLI. E’ stata inaugurata questa mattina intorno alle 10 la Cilentana, a seguito della conclusione dei lavori che hanno portato ad interventi di abbattimento e ricostruzione del viadotto “Chiusa”. Dopo tre anni (i primi disagi nel 2013), finisce un incubo per una strada che ha rischiato di spaccare in due il comprensorio del Cilento. Al taglio del nastro erano presenti il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, il presidente della Provincia Giuseppe Canfora, e tanti altri amministratori locali.
De Luca nel suo intervento, ha ricordato l’importanza della Sp430 soprattutto per il rilancio turistico del Cilento che passerà attraverso il miglioramento della viabilità ma anche dell’aeroporto di Pontecagnano. “Concludiamo nel migliore dei modi il 2016 – ha esordito il Governatore – Questa strada libera tante possibilità di decollo turistico del Cilento e noi dobbiamo essere bravi a intercettare flussi”.
Il presidente della giunta regionale, però, ha ricordato che i disagi non sono del tutto finiti. Sono previsti ulteriori lavori per prevenire altri pericoli. “Faremo altri interventi su un viadotto che necessita manutenzione per prevenire crolli”, ha detto De Luca riferendosi al tratto di strada tra Prignano Cilento e Perito. In questo caso, però, non dovrebbero essere previste chiusure dell’arteria ma sarà possibile l’istituzione di un senso unico alternato.
Il presidente ha poi ricordato l’impegno della Regione per il Cilento: “Abbiamo deciso di finanziare la Fondovalle Calore per 9 milioni, un impegno doveroso per questo territorio. Stiamo facendo uno sforzo importante – ha aggiunto – c’è stato anche altro finanziamento in favore della Provincia per 20 comuni cilentani, mentre circa 5-6 milioni di euro sono destinati alla viabilità nell’area Diga Alento; successivamente ci occuperemo anche della fascia costiera”. “Ogni zona della Regione deve avere il suo sviluppo – ha concluso De Luca – il Cilento che ha vocazione turistica ed enogastronomia deve puntare su questo”.