Lo scorso 14 novembre gli operai incrociarono le braccia
CAMEROTA. Finisce in tribunale la vicenda relativa alla protesta degli operai Yele. Questi ultimi, da tempo senza stipendio, lo scorso 14 novembre decisero di incrociare le braccia. Per il comune, sebbene il diritto di sciopero sia contemplato dalla Costituzione, gli operai non lo hanno esercitato nelle forme opportune. Per questo il sindaco Antonio Romano all’indomani della protesta decise di intimare l’immediata ripresa del servizio ed al contempo di segnalare “la sospensione illegale di un servizio pubblico essenziale” all’autorità giudiziaria. Ora la giunta comunale ha conferito incarico all’avvocato Giuseppe Giuliano Scalzo, con studio a Salerno, affinché assista l’ente nella vertenza.