Il cestista racconta la lite con un tifoso avvenuta nel dopo gara
La partita di ieri tra Basket Agropoli e Casale, persa dai padroni di casa ha avuto uno strascico polemico. Infatti a fine gara un giocatore dei delfini è quasi venuto alle mani con un tifoso, e la situazione non è degenerata solo per l’intervento degli steward a bordo campo che li ha separati. Un brutto episodio accaduto nel fine gara, che non fa bene allo sport e Contento ha voluto chiarire ciò che era successo con un post su facebook: ”Non voglio passare per vittima”- esordisce il cestista di Agropoli – ”l’episodio venutosi a creare ieri sera alla fine della partita non è altro che un acceso diverbio tra me e una parte della tifoseria di Agropoli.. quindi niente drammi!- chiarisce Contento- ” Mentre mi accingevo ad imboccare il tunnel degli spogliatoi, sono stato insultato gratuitamente da un solo individuo, cosa che mi ha portato a una reazione forse anche sbagliata ed esagerata! Fatto sta che, in quel momento dopo l’ennesima partita persa e tanta frustrazione, mi sono scagliato in direzione di questa persona, sicuramente apostrofandolo in malo modo! In seguito ho ricevuto sputi ed insulti ripetuti da più persone, fino all’intervento degli steward a bordo campo…dopo di che sono rientrato negli spogliatoi.” Contento racconta anche di un altro episodio avvenuto in serata: ”Successivamente qualche ora dopo il fischio finale mi trovavo con amici e compagni di squadra a cenare assieme e a discutere della partita, finche non mi arriva un messaggio nel quale mi si comunica che sotto casa mia c’è un gruppo di 15/20 persone appostate che stanno aspettando il mio rientro. Partendo dal presupposto che non so che intenzioni avessero… lo reputo comunque un atto intimidatorio… cosa che mi dispiace e non posso proprio accettare il fatto di rientrare in casa scortato da una pattuglia di carabinieri”. Poi il giocatore di Agropoli si dimostra ben intenzionato: ” Al mio arrivo ho chiesto un confronto o un eventuale chiarimento che però non è stato concesso, in quanto dicono: “non c’è nulla da chiarire!”.Io invece la voglia di chiarire ce l’ho e quindi sono pronto e disponibile a parlarne in maniera civile con chi si sente offeso dalla mia reazione!!
Dopo di che se non vorrete avere confronti o chiarimenti e avrete l’intenzione di contestarmi da qui alla fine del campionato, per me non ci sono problemi! Il mio modo di giocare e di dare sempre tutto non cambierà! Sappiate solo che in tal caso tutto ciò non aiuterà la squadra a vincere, bensì la danneggerete… ma ognuno è libero di fare quello che vuole.”.Poi un’auspicio affinchè il pubblico sia il sesto uomo del basket Agropoli: Partendo dal presupposto che ho sempre amato il tifo caloroso e quello che di bello gli ultras riescono a fare, coinvolgendo tutti e non sono uno di quelli che non dà importanza alla vostra voce, non posso però accettare il fatto che venga calpestata la mia dignità di persona prima ancora che di giocatore.
Finiamola con i luoghi comuni che “chi paga il biglietto può dire e fare ciò che vuole”! No.. non è così.. puoi tifare, sostenere, contestare.. ma sempre nei limiti, perchè di fronte a voi sul campo avete uomini e non robot e quindi siamo tutti sullo stesso piano!!
Dovete essere il nostro sesto uomo..non il nostro sesto avversario!
Come detto in conferenza stampa post partita… chi crede che la squadra non stia dando tutto e che qualcuno tiri il culo indietro può benissimo venire a vedere gli allenamenti durante la settimana per farsi un’idea più chiara.
Sono estremanete dispiaciuto per il momento che sta attraversando la nostra squadra… non riusciamo a concretizzare con la vittoria tutto quello che di buono facciamo durante gli allenamenti.
Allora due son le cose ora…o remiamo tutti nella stessa direzione, squadra e tifosi, cercando di uscire da questo momento di difficoltà… oppure ci scanniamo l’un altro, facendo il male dell’Agropoli basket.
Il pubblico ha diritto di criticare, ha diritto di non tifare….ma non ha nessun diritto di insultare gratuitamente da un punto vista personale uomini che svolgono il loro lavoro, seppur privilegiato.” Alla fine arrivano le sue pubbliche scuse per la reazione eccessiva:
Concludo scusandomi pubblicamente per la mia reazione aggressiva, ma non mi scuso per i miei ideali sopra citati.
Forza Agropoli.”