Una marea umana in strada al grido di “L’ospedale non si tocca”
ROCCADASPIDE. Un grande striscione con su scritto “No alla chiusura, difendi il tuo ospedale” ha aperto il corteo dei cittadini della Valle del Calore, Alburni e Alento contro la chiusura del nosocomio di Roccadaspide. In centinaia sono scesi in piazza al grido di “L’ospedale non si tocca”, una vera e propria marea umana, per manifestare contro l’Asl Salerno e la Regione Campania. In base al nuovo atto aziendale dell’Asl, il nosocomio sarà declassato diventando un ospedale di comunità con soli 20 posti letto, contro i 70 attuali, perdendo anche i reparti di ortopedia, cardiologia e chirurgia. Un danno enorme per il territorio considerato che il presidio ospedaliero serve un gran numero di comunità. “Non siamo cittadini di serie B – dice qualcuno – questo è un atto scellerato che mette a rischio lo stesso diritto alla salute delle nostre comunità”. “L’ospedale di Roccadaspide – evidenzia qualcun altro – è un presidio importante in un territorio che per posizione geografica e condizioni della viabilità vive grossi disagi”. “Per noi – conclude – sarebbe difficile raggiungere in tempi celeri altre strutture ospedaliere in situazioni di emergenza”. Al corteo hanno partecipato centinaia di cittadini, studenti, sindaci, rappresentanti delle istituzioni, sindacati. Questi ultimi, insieme ai sindaci del comprensorio hanno annunciato ricorso alle autorità giudiziarie contro l’atto aziendale.