La protesta: Una sorte infame, ma noi non siamo cittadini di serie B
ROCCADASPIDE. Il 22 ottobre è il giorno della protesta. Il comitato a difesa della ospedale di Roccadaspide, in un incontro tenutosi ad Ottati, ha fissato la data della manifestazione che coinvolgerà i cittadini dell’area del Calore, degli Alburni e dell’Alento. L’obiettivo è quello di accendere i riflettori sui possibili disagi che comporterebbe il ridimensionamento dell’ospedale di Roccadaspide. Quest’ultimo, infatti, in base all’atto aziendale dell’Asl Salerno passerebbe dai circa 70 posti letto attuale a 20 con la chiusura di tre reparti: ortopedia, cardiologia e chirurgia. “Sarà l’unico ospedale in tutta la Provincia di Salerno a subire questo trattamento – denunciano dal comitato – violento, ingiustificato e incomprensibile”. “Una sorte infame – aggiungono – ma noi non siamo cittadini di serie B”. Di qui la decisione di manifestare tutto il proprio dissenso e “difendere il diritto alla salute”.
I cittadini, quindi, non sono pronti a restare con le mani in mano. Sul caso non sono mancate anche le polemiche verso il vicesindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio che in un’intervista aveva invitato le popolazioni locali a non iniziare un braccio di ferro con il Governatore De Luca. “Questa volta – replicano i cittadini – non si farà alla solita maniera. Tu fai il tuo percorso senza crearti alibi, noi faremo il nostro”, dicono all’indirizzo dell’ex sindaco.