Sede dell’assemblea è chiusa e nessuna traccia del sindaco e della maggioranza. Minoranza scrive al Prefetto
ALBANELLA. I consiglieri di minoranza rispondono alla convocazione della pubblica assise ma trovano la sede dell’assemblea chiusa. Il caso del consiglio comunale fantasma finisce sul tavolo del Prefetto. I fatti sono stati denunciati dai consiglieri di minoranza Fabio Lanza e Rosolino Bagini e fanno riferimento ad una convocazione per il 3 ottobre alle 18.30.
Che ci fosse qualcosa di strano si era già capito in mattinata quando i due componenti dell’opposizione, giunti in municipio per avere copia degli atti del consiglio comunali, non trovavano nessun documento a riguardo. Di qui la decisione di protocollare una richiesta di rinvio della pubblica assise.
Non avendo ricevuto risposta in merito, alle 18.30, orario del consiglio comunale,Lanza e Bagini si sono recati a Palazzo Spinelli, sede del consiglio comunale, ma hanno trovato la porta chiusa. Ad attendere c’erano anche altri tre consiglieri comunali (Giovanni Mazza, Lucia Guarini ed il Presidente del Consiglio Comunale, Remo Fabio Pipi), diversi cittadini e due vigili urbani.
Dopo circa mezz’ora di attesa, veniva contattato per le vie brevi il segretario comunale, il quale ha riferito di non essere a conoscenza della convocazione del Consiglio comunale, nonostante un punto all’ordine del giorno riguardasse proprio la sua posizione per una convenzione del servizio di segreteria comunale tra Albanella e Teggiano.
In conclusione, “né il Sindaco né gli altri Consiglieri di maggioranza si sono presentati all’adunanza e, cosa più grave, dopo 1 ora di attesa la porta di Palazzo Spinelli rimaneva chiusa e il segretario comunale non si presentava all’assemblea”, denunciano i consiglieri Lanza e Bagini.
“Tale stato di cose – denunciano – rappresenta una vera e propria violazione della più elementari regole di democrazia oltre che irrispettoso non solo della dignità degli esponenti consiglieri comunali, bensì del Consiglio comunale di Albanella e di ciò che esso dovrebbe rappresentare, quale organo sovrano democraticamente eletto”. Di qui la richiesta al prefetto di prendere provvedimenti.