Il nuovo atto aziendale che riapre Agropoli ma penalizza Roccadaspide e Sapri, secondo i sindacati è nullo.
La FISI, in una nota al Direttore Generale, Sanitario ed Amministrativo della ASL di Salerno chiede di soprassedere alla pubblicazione ed all’applicazione dell’Atto Aziendale fino a quando non si stabilisca in giudizio la validità del Decreto n 33, ovvero del Piano Ospedaliero Campano. Infatti essendoci, tra il Piano Ospedaliero dettato dal Decreto n 33 e l’adottando Atto Aziendale ASL Salerno, un nesso procedimentale e potendosi appurare in sede di giudizio una illegittimità del Decreto n 33 ne conseguirebbe una illegittimità derivata con una possibile nullità di tutti gli atti. La FISI è parte attiva nel ricorso al TAR contro il Piano Ospedaliero adottato dal Commissario Polimeni. L’udienza di merito di tale ricorso è stata fissata per il 25 gennaio 2017 e per il tratto temporale che separa le parti fino a tale data potrebbe essere non possibile adottare per l’atto aziendale, che è uno strumento che sostanzialmente sintetizza l’organizzazione che il Direttore Generale stesso vuol dare alla Asl e che contiene le scelte strategiche e consacra il modello di organizzazione e funzionamento dell’azienda sanitaria che deve sottostare a tutta una serie di direttive regionali, da quelle sulla redazione degli atti aziendali stessi alla congruenza col piano sanitario regionale . Il Responsabile della FISI Rolando Scotillo dichiara: “il buon senso ed il rispetto delle procedure dovrebbe orientare la ASL a non adottare l’atto aziendale se non dopo la discussione di merito al TAR della Regione Campania fissata per il 25 gennaio 2017. Se ciò non sarà, evidentemente, ci potrebbero essere ulteriori ricorsi. Attenderemo, prima di agire, cosa deciderà di fare in merito il Direttore Generale.”