La bozza dell’atto aziendale dell’Asl Salerno crea malumori e polemiche. Sorride Agropoli, polemiche a Roccadaspide e Sapri
SALERNO. L’Asl Salerno ha pubblicato la bozza del piano aziendale. Confermate le notizie già emerse nei mesi scorsi dalla Regione Campania. L’atto porta la firma del nuovo direttore generale Antonio Giordano e porta molte novità.
Cambia il numero di posti letto: all’Umberto I di Nocera Inferiore 366, al Tortora di Pagani 82, allo Scarlato di Scafati 118, al Martiri di Villa Malta di Sarno 161, al Santa Maria della Speranza di Battipaglia 138, al Maria Addolorata di Eboli 166, al Francesco d’Assisi di Oliveto Citra 92, al San Luca di Vallo della Lucania 322, ad Agropoli 20, all’Immacolata di Sapri 114, a Roccadaspide 20, a Polla 212, per un totale di 1.811 in Provincia.
I distretti sanitari, invece, saranno 13: Nocera, Angri, Sarno-Pagani, Cava-Costa d’Amalfi, Eboli, Battipaglia, Giffoni Valle Piana, Salerno, Mercato San Severino, Capaccio-Rocca D’Aspide, Vallo-Agropoli, Sapri e Sala Consilina.
Novità anche sulla gestione dei presidi con taluni accorpamenti: Eboli e Battipaglia saranno uniti dal punto di vista amministrativo, con un solo direttore sanitario e un solo direttore amministrativo.
Sul piano ospedaliero non sono mancate polemiche. Se Agropoli, seppur con soli 20 posti e servizi minimi riapre i battenti, Roccadaspide invece è il presidio più penalizzato considerato che, come Agropoli, resterà con soli 20 posti contro i 70 attuali, perdendo anche ortopedia, cardiologia e chirurgia. Polemiche anche da Sapri dove il sindaco Giuseppe Del Medico, i Coordinatori di CittadinanzAttiva Lorenzo Latella e Mario Fortunato, il Coordinatore del Tribunale del Malato, Vincenzo Lovisi, i Rappresentanti dei sindacati
Domenico Vrenna e Gerarardo Triani hanno convocato con urgenza una riunione del “Tavolo Permanente sulla Sanità” per una prima valutazione dell’importante documento di programmazione.
“Dalla riunione – si legge in una nota – è risultato che, anche riconoscendo il ruolo strategico del presidio di Sapri nella rete dell’emergenza e mantenendo quasi tutti i servizi attualmente in essere con l’aumento dei posti letto del reparto di Cardiologia e Ortopedia, l’Atto Aziendale colpisce e mina in modo violento l’autonomia organizzativa e funzionale del nostro ospedale, indirizzandolo verso una lenta ma inesorabile chiusura”.
A finire nel mirino “La sottrazione incomprensibile di quattro strutture complesse di valore strategico come Ortopedia, Ostreticia, Pediatria e Radiologia tolgono sostenibilità all’ospedale e non trovano alcuna giustificazione (anche in relazione alle scelte fatte su altri presidi)”, ma anche “la cancellazione di servizi vitali, efficienti e di eccellenza come il Centro di Raccolta Sangue e la Gastroentologia completano un disegno inaccettabile di evidente ridimensionamento dell’ospedale di Sapri”.
“Siamo ancora una volta costretti a difendere il nostro diritto alla salute, il diritto ad avere un ospedale in grado di salvarci la vita nell’emergenza e di dare servizi di qualità – prosegue la nota – Ancora una volta dobbiamo lottare per tutelare una struttura conquistata negli anni settanta dai cittadini contro istituzioni sorde e indifferenti ai bisogni della comunità”.
È fissato per lunedì 26 Settembre alle ore 18,00 nella Sala Consiliare del Comune di Sapri l’assemblea dei sindaci del Distretto Sapri/Camerota per la definizione del documento da inviare all’Asl entro il 27 settembre.