Tanti gli incendi che hanno colpito il Cilento. Pellegrino: «Tolleranza zero nei confronti dei piromani»
Agosto si è concluso con una serie di incendi che ha scosso e messo in ginocchio il Cilento. Anche i primi giorni di settembre hanno riservato diversi roghi al territorio, con ettari ed ettari di macchia mediterranea andati distrutti dall’incessante incedere del muro di fuoco. In molti casi è stato evidente che ad innescare le fiamme sono stati dei piromani le cui intenzioni non sono sempre riconducibili a problemi mentali ma si potrebbe pensare anche a scopi che rientrano negli interessi della malavita locale. In prima file per contrastare tale fenomeno c’è il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni col presidente Tommaso Pellegrino. Il neo amministratore ha fatto installare 35 videocamere dislocate sull’intero territorio ed in particolare in punti ritenuti strategici per la prevenzione degli incendi: «Siamo in balia di pazzi senza scrupoli – spiega Pellegrino – che non hanno a cuore le nostre risorse verdi. Sono uomini che non pensano al futuro dei propri figli andando a distruggere le nostre foreste, i nostri boschi, le nostre garanzie per il futuro. Per loro non deve esserci la minima tolleranza e il loro operato deve essere punito. Qualora qualcuno venisse arrestato con l’accusa di aver innescato un incendio, l’Ente Parco si costituirà parte civile e andremo a difendere i nostri interessi, che sono l’ambiente, la natura e il nostro paesaggio unico al Mondo». Nei giorni scorsi qualche polemica ha colpito i dispositivi di sorveglianza, il cui numero è ritenuto troppo esiguo, soprattutto nelle zone costiere dove sono stati innumerevoli gli incendi che in alcuni casi hanno minacciato abitazioni e villaggi vacanze: «In un territorio così vasto – continua il presidente – è difficile avere una rete capillare di controllo ma le telecamere stanno funzionando benissimo. Grazie a loro – aggiunge – siamo riusciti a bloccare diversi focolai, prevenendo lo scoppio di grandi incendi. Le immagini che arrivano nella sala di controllo vengono visionate h24 da esperti tecnici che smistano le emergenze agli straordinari uomini dei Vigili del Fuoco e a quelli delle Comunità Montane della nostra area. Grazie a loro – dice – in molti casi si evitato il peggio e nel computo dei danni e non si è inserita anche qualche vittima umana. Il numero di sistemi di sorveglianza è destinato ad aumentare – annuncia – e presto saranno installate anche nelle zone costiere».