Posta non consegnata e diretta al macero: l’indagine partì dalle denunce dei cittadini
Il pm del Tribunale di Lagonegro ha chiesto il rinvio a giudizio per 13 persone nell’ambito dell’indagine sulla mancata consegna della posta denunciata nel 2015 da alcuni cittadini. I reati contestati, a vario titolo per responsabili del servizio e postini, sono interruzione di pubblico servizio, falsità materiale, sottrazione e soppressione di corrispondenza. Per l’accusa il responsabile del centro di distribuzione, la capo squadra, l’addetta alla qualità e gli altri indagati, “omettendo la consegna della corrispondenza ai destinatari cagionavano l’interruzione di un servizio di pubblica necessità”. Inoltre si ipotizza anche la volontà di “distruggere la corrispondenza non recapitata, attestavano che gli indirizzi indicati sulle buste erano sconosciuti mentre erano corretti”.
Nel 2014 l’avvio dell’indagine dei carabinieri che sfociò, nel gennaio 2015, in un blitz presso il centro di smistamento dove fu rinvenuta corrispondenza non consegnata, parte anche destinata al macero.