Mare inquinato d’Italia. Ecco i primi rilevamenti di questa estate dalla Goletta Verde di Legambiente.
Da oltre 30 anni ogni estate Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente, naviga lungo le coste italiane per monitorare la salute del mare e dei litorali italiani, denunciare abusi e illegalità, promuovere buone pratiche di gestione dei territori. Il battello ambientalista quest’anno dedica in modo particolare il suo viaggio alla battaglia contro le trivellazioni in mare.
Goletta Verde è in giro per i mari d’Italia. Nel frattempo, sono stati resi pubblici i primi dati sui mari delle prime regioni monitorate. Cariche batteriche elevate per venti campioni su trentuno. Questi i dati della Campania. Nel mirino ancora scarichi, foci di fiumi e torrenti. Il deficit depurativo non risparmia nessuna provincia.
In provincia di Salerno su dieci punti monitorati nove hanno evidenziato elevate cariche batteriche e per sette di questi il giudizio è di fortemente inquinato: alla foce del fiume Irno, come detto, a Salerno, sul lungomare Tafuri; ad Atrani, alla foce del torrente Dragone; alla foce del torrente Asa a Pontecagnano-Faiano; a Battipaglia, alla spiaggia nei pressi della foce del Tusciano; a Marina di Eboli, al canale di scarico su via Mimbelli; alla foce del rio Arena a Castellabate/Montecorice e a Capaccio alla foce dl rio presso via Posidonia in località Laura. Giudizio di inquinato invece per i campionamenti effettuati a Torre di Paestum/Licinella, alla foce Capo di fiume e alla foce del fiume Solofrone tra Capaccio e Agropoli. Si salva il solo prelievo effettuato a Salerno alla spiaggia antistante via Mantegna sul lungomare Marconi.