‘Ad Agropoli non si può avere un infarto dopo il 15 settembre’
Da ieri è stato potenziato il Psaut presso l’ex ospedale civile di Agropoli ma sul caso non mancano polemiche. Ad alzare i toni il consigliere di minoranza Emilio Malandrino che punta in particolare il dito contro la decisione di rafforzare il punto di primo soccorso a tempo determinato, ovvero fino al prossimo 15 settembre. “Questa soluzione – asserisce Malandrino – a mio avviso è follia pura, unitamente all’ancora più grave apprezzamento stucchevole e forse compassionevole , del ViceSindaco che lo definisce atto concreto” .
Concreta – evidenzia invece il consigliere comunale – sarebbe stata la riapertura di un Pronto Soccorso, dotato si del supporto della radiologia, ma con la contemporaneità dei reparti minimi di funzionalità per esso: una unità Operativa di rianimazione, una Unità Operativa di chirurgia, una Unità Operativa di UTIC e cardiologia ed un laboratorio analisi, questo avrebbe garantito livelli minimi di efficienza”.
Per Malandrino, inoltre, potrebbe risultare addirittura pericoloso “dare la errata percezione di un PSAUT avanzato agli utenti per affrontare serie patologie dove, la immediata diagnosi, terapia e cura clinica e/o chirurgica, sono, a volte, salvavita se effettuate in tempi brevissimi”.
Infine il consigliere di opposizione annuncia che l’argomento verrà segnalato anche al consiglio comunale cui quale verrà chiesto di intervenire per ciò di competenza, “affinché una popolazione non venga ulteriormente abbandonata e/o ancor peggio presa in giro da provvedimenti tampone, contentini, soluzioni farlocche che nulla hanno a che vedere con la reale e definitiva soluzione di un avvenuto esproprio, di un vero scippo, di un vergognoso diniego al Diritto alla Salute. Questo non può essere ulteriormente tollerato dall’intera classe politica di destra, di centro e di sinistra, senza se e senza ma, dalle popolazioni interessate, dalle associazioni, e da chiunque potrà e vorrà dare il suo giusto contributo”.