SAPRI. Con una lettera indirizzata ai carabinieri, alla guardia di finanza, al direttore sanitario dell’ospedale, al tribunale del malato, al presidente di Cittadinanzattiva, al Prefetto, alla Procura della Repubblica, al piano di zona S9 e ai sindaci del comprensorio, per chiedere “un intervento immediato dei Carabinieri dei Nas al nosocomio dell’Immacolata per controllare la qualita’ dei pasti somministrati loro”.
Questo il contenuto della missiva:
Da moltissimo tempo le lamentele già precedentemente segnalate dallo Spi Cgil di Sapri non hanno portato a nessuna soluzione, infatti la raccolta di 7000 firme e comunicati vari ai giornali ed agli organi competenti non hanno sortito nessun risultato positivo, se non la dichiarazione dei Nas sul pranzo somministrato agli ammalati che non presentava anomalie e tutto era pulito: ci si riferiva allo stato di pulizia ma non alla qualita’ del cibo;
gli ammalati si lamentavano della scarsa qualita’ dei pasti e la immangiabilita’ di pietanze che continuano ad essere una schifezza.
Le anomalie segnalate riguardano i pasti immangiabili:
Pasta cruda e alcune volte scotta
Patate crude incommestibili
Riso crudo immangiabile
Insalata poco commestibile
Frutta (esempio mele) non mature immangiabili
Lo Spi Cgil chiede un intervento immediato a tutti gli organi in indirizzo affinche’ si risolva il problema. Il nostro e’ un diritto sociale dove tutto e’ pagato da noi cittadini ma il servizio continua ad essere dispendioso e carente, nei regimi di democrazia e’ lecito che i cittadini sappiano quanto costa un pasto per posto letto.
Siamo arrivati al paradosso che molte famiglie sono costrette a portare il cibo da casa perche’ la direzione e chi governa il servizio e’ disattenta anche a far preparare prodotti alimentari che tengano presente le patologie degli ammalati.
Non si puo’ rispondere ad un ammalato che ha il diabete conclamato che “Questo pasto e’ stato preparato”.
Siamo alla disattenzione verso chi soffre.
Basta ricordare che a distanza di anni non si riesce a comperare per poche migliaia di euro un ecografo transrettale.