La Uil denuncia: problemi per la carenza di personale e disagi per i pazienti.
Caos all’ospedale di Vallo della Lucania. La nuova organizzazione estiva del presidio “San Luca”, secondo i sindacati, sta già creando i primi problemi, soprattutto al personale, carente numericamente. A lanciare l’allarme Biagio Tomasco, segretario alle politiche sanitarie della UIL FPL ed il segretario aziendale della UIL FPL di Vallo Adriano Cirillo.
A finire nell’occhio del ciclone l’accorpamento dei reparti di chirurgia vascolare, chirurgia generale, oculistica e otorino. I sindacati già nei giorni scorsi avevano puntato il dito contro la creazione di una chirurgia indistinta che ha raggruppato in un unico ambiente pazienti di diversa tipologia. Ora la segnalazione dei primi problemi che ricadono soprattutto sul personale.
Nello specifico nel reparto di chirurgia d’urgenza, dove sono stati previsti 3 posti letto aggiunti “il personale infermieristico è ridotto all’osso ed è costretto a fare i conti anche con i pazienti della chirurgia vascolare che qui vengono “appoggiati” qualora il posto letto dedicato non fosse disponibile.
Non va meglio al reparto “Otorino – Oculistica”: in seguito alle dimissioni disposte dai sanitari, sono rimasti 5 pazienti ricoverati che sono stati appoggiati nella urologia di Urologia in quanto i posti letto previsti nella chirurgia indistinta occupati. Nella giornata di ieri, denuncia la UIL “il direttore sanitario di presidio pretendeva che un’infermiera della chirurgia indistinta andasse a praticare le medicazioni dei pazienti dell’otorino appoggiati in urologia. Gli infermieri presenti nella chirurgia indistinta erano solo in due”.
Quanto a Medicina Generale “il turno di lavoro degli infermieri di reparto, prima della cosiddetta riorganizzazione, era articolato secondo la sequenza M- P- N prevedendo 4 infermieri al mattino, 3 al pomeriggio e quattro alla notte. Dopo la riorganizzazione, e nonostante l’assegnazione di ulteriori 3 unità infermieristiche, la sequenza in turno degli infermieri è stata alterata in 5 – 3 – 3 nonostante tutte le assicurazioni della direzione sanitaria di presidio e dell’ufficio infermieristico che ha controfirmato, quindi autorizzato, tale turnazione. La situazione relativa ai posti letto aggiunti è costante ed ingravescente, esponendo il personale ad un surplus di lavoro difficilmente gestibile”.
Infine, per la Chirurgia Indistinta, “si è subito partiti con tre posti letto aggiunti, la turnazione degli infermieri appartenenti alle varie branche chirurgiche non è stata rispettata tanto che la scorsa notte l’infermiere in turno notturno, non sapendo gestire un urgenza vascolare, ha chiamato un infermiera della chirurgia vascolare che si trovava a prestare servizio in otorino/oculistica”.