Il 26enne, L.C., aveva messo in atto vessazioni, minacce e molestie telefoniche a partire dal 2014.
Nella mattinata di oggi, i carabinieri della Compagnia Carabinieri di Vallo della Lucania, agli ordini del Capitano Mennato Malgieri, hanno tratto in arresto, L.C., classe 1988, originario di Ascea, poiché resosi responsabile di atti persecutori (stalking), sequestro di persona e lesioni personali, nei confronti di una giovane donna del posto.
Gli atti di vessazione, minacce, molestie telefoniche, sono iniziate nel 2014 e si sono protratte sino a tutt’oggi, quando ormai la povera vittima, esausta dalla situazione diventata insostenibile, ha trovato il coraggio di denunciare il tutto ai Carabinieri.
L.C. nell’anno 2014 era già stato sottoposto ad “ammonimento” e successivamente nell’anno 2015 alla misura più grave degli arresti domiciliari.
Infatti, a seguito di una relazione sentimentale, interrotta per volontà della donna, L.C. ha cominciato una lenta ed inesorabile attività di persecuzione nei confronti della propria ex compagna al fine di convincerla a riallacciare il loro rapporto, ormai reso insopportabile a causa della gelosia morbosa dell’uomo.
Il reo non ha esitato a minacciare la vittima, a contattarla telefonicamente decine di volte al giorno, a pedinarla, sino a violare il domicilio della vittima ed aggredirla fisicamente, cagionandole anche lesioni che furono refertate presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Vallo della Lucania.
La donna ha così deciso di denunciare il tutto ai carabinieri, affidandosi totalmente ai militari che l’ hanno, sin da subito, supportata e guidata in quella che è stata la fine delle angosce e paure.
L’arresto è scaturito a seguito dell’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Vallo della Lucania su richiesta della locale Procura della Repubblica a seguito degli esiti delle indagini poste in essere dalla Stazione Carabinieri di Ascea.