Sant’Arsenio, il paese del brigante Tittariello

La Storia di Sant’Arsenio.

Il comune di Sant’Arsenio ebbe origine nel medioevo quando sorse un insediamento di profughi presso un monastero dedicato al santo omonimo.
La prima testimonianza scritta del Casale di Sant’Arsenio risale alla seconda metà dell’XI secolo.
Il territorio fu sottoposto al dominio della famiglia Sanseverino fino alla metà del XVI secolo e dei duchi Calà nel ‘600 e ‘700. Tra il 1630 e il 1648 si stabilì nel paese il brigante Giovanbattista Verricella, detto “Tittariello”, le cui gesta hanno ispirato diversi romanzieri. Ad agosto una manifestazione folcloristica ricorda e ricostruisce le gesta del famoso brigante.

Un panorama del paese
Cosa Visitare a Sant’Arsenio.

Piacevoli escursioni a piedi, a cavallo o in bicicletta si possono fare sui monti che circondano il paese,  seguendo la strada pubblica che conduce al santuario della Vergine del Carmelo, sul Monte Rascini.

Una natura incontaminata, caratterizzata dal paesaggio carsico dei Monti Alburni, permette di fare piacevoli scoperte, come le orchidee selvatiche oppure i reperti fossili di ammoniti, che raccontano del tempo in cui le acque dei mari arrivavano sino a queste quote. Il sottobosco offre una notevole varietà di frutti, come le fragoline, le more, i mirtilli, etc. In tempo d’autunno la fascia pedemontana consente la raccolta di castagne e noci. Rientrano invece nel patrimonio architettonico del luogo la Chiesa  di Santa Maria Maggiore, la chiesa dell’Annunziata o le cappelle di San Tommaso e San Sebastiano. Ricco di reperti che testimoniano la frequentazione nell’alto-Medioevo del sito è il borgo di Serrone. Molto suggestivo è il monte Carmelo dalla cui cima si può ammirare uno splendido panorama di tutta la valle, ad un’altezza di circa 1.140 metri.