Nel Cilento diverse comunità festeggiano Santa Rita da Cascia. A questo culto sono legate antiche tradizioni che vengono riproposte.
Il 22 maggio è il giorno tradizionalmente dedicato a Santa Rita da Cascia. Nata a Roccaporena nel 1381, venne beatificata da Urbano VIII nel 1627 e canonizzata il 24 maggio 1900 da Leone XIII.
Secondo la tradizione era figlia unica e fin dall’adolescenza desiderò consacrarsi a Dio ma, per le insistenze dei genitori, fu data in sposa ad un giovane di buona volontà ma di carattere violento. Dopo l’assassinio del marito e la morte dei due figli, ebbe molto a soffrire per l’odio dei parenti che, con fortezza cristiana, riuscì a riappacificare. Vedova e sola, in pace con tutti, fu accolta nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena in Cascia. Visse per quarant’anni anni nell’umiltà e nella carità, nella preghiera e nella penitenza. Negli ultimi quindici anni della sua vita, portò sulla fronte il segno della sua profonda unione con Gesù crocifisso. Morì il 22 maggio 1457. Invocata come taumaturga di grazie, il suo corpo si venera nel santuario di Cascia, meta di continui pellegrinaggi. E’ invocata come santa del perdono e paciera di Cristo.
Sono tanti i comuni del Cilento dove si festeggia Santa Rita. Ad Agropoli, città che lo scorso anno ospitò le sue reliquie, la celebrazione è relativamente recente. Nonostante ciò è forte la devozione per “la santa dei casi impossibili”. Una sua statua è custodita presso la chiesa madre della città. Per festeggiare la solennità domani, dopo la messa delle 18, si terrà una processione (con inizio dalla Chiesa della Madonna di Costantinopoli) con l’immagine della Santa trasportata dalle donne della parrocchia.
Santa Rita è festeggiata anche a Capaccio (Rettifilo), Casal Velino (Acquavella), Cataletto Spartano, Roccagloriosa, Torre Orsaia e Marina di Camerota. In quest’ultima località è considerata la protettrice degli auotomobilisti. Tradizionalmente la statua della Santa è portata in processione su una Fiat 500, completamente rivestita di fiori. Alla fine della processione vi è la benedizione delle automobili, degli automobilisti e dei fiori, e il simulacro di santa Rita che rientra in chiesa viene accompagnato dal suono di tutti i clacson presenti. Durante la messa, prima della processione, vengono distribuiti ai fedeli dei petali di rosa benedetti, sigillati in carta velina colorata.
A Copersito Cilento, infine, il 22 maggio a mezzogiorno, davanti all’effigie della Santa, presso la parrocchia di Santa Barbara, viene recitata la supplica accompagnata dal suono delle campane. La sera viene celebrata la tradizionale messa votiva, con la benedizione e la distribuzione delle rose ad opera del parroco francescano.