Sacco, il feudo inaccessibile ai piede del monte Motola.
La storia di Sacco.
Sacco è un comune situato alle pendici del monte Motola, nell’alta valle del Calore. Sorto intorno all’VIII secolo, il toponimo sembra derivare dall’inaccessibile collocazione del suo castello (dal latino saccus, via senza uscita).
Fino al 1487 il feudo appartenne al conte di Capaccio Guglielmo Sanseverino che, dopo la ribellione al re Ferrante d’ Aragona, lo cedette al consigliere Regio Camillo De Scorzati della Castelluccia.
Nel corso del Seicento e del Settencento i passaggi feudali furono molteplici e nel 1790 con Pasquale Emanuele Villani, duca di Roscigno, si estinse la linea femminile della famiglia e titolo e beni confluirono nelle proprietà degli Albito Carafa.
Cosa Visitare a Sacco.
Resti di mura, di una torre e di un edificio di culto reperiti su un costone roccioso del monte Motola offrono la testimonianza della esistenza di un antico centro fortificato e del suo Castello.
Ma anche l’attuale nucleo abitato è di particolare interesse storico e architettonico, ricco di suggestivi vicoli e di antichi palazzi. Di notevole interesse artistico è la Chiesa di San Silvestro papa, situata al centro del paese, ricostruita grazie al contributo del popolo nel 1760. Alle falde del Monte Motola, nei pressi della gola profonda del Sammaro, in un paesaggio naturale che conserva intatta la sua stupefacente bellezza, insiste il centro abbandonato di Sacco Vecchia, una realtà monumentale di notevole interesse. Il paesino medievale conserva pressoché interamente l’impianto urbano con le casette addossate l’una all’altra, le strette stradine acciottolate che si arrampicano sul pendio e la chiesetta la cui planimetria è perfettamente leggibile.
Lungo l’impervia mulattiera che collega il centro abitato odierno con quello antico, su una roccia sono incisi due simboli fallici, che in epoca cristiana sono stati ritoccati per fare da ornamento ad una nicchia che fino a pochi anni orsono accoglieva una statuetta; ma l’antica funzione magica traspare ancora chiaramente dal bassorilievo. A Sacco è possibile percorrere sentieri immersi nella natura e visitare le suggestive Sorgenti del Sammaro, uno dei principali subaffluenti del fiume Calore.
Le rovine della parte vecchia del paese