Rutino, il paese del vino
La Storia di Rutino.
Il termine Rutino deriva, secondo la leggenda, dal termine rodon che significa rosa.
Dell’esistenza di questo paese si hanno prove sin dal X secolo. In questo periodo, infatti, i resti di San Matteo Evangelista furono dapprima portati da Velia a Capaccio, per poi essere traslocati al Duomo di Salerno e transitarono anche da Rutino. Secondo la leggenda la compagnia deputata al trasporto delle reliquie del Santo lungo il tragitto manifestò il desiderio di bere e allora apparve, come per miracolo, una fonte, proprio nei pressi del paese, chiamata appunto fonte di San Matteo. In considerazione di questo mito fu eretta anche una chiesa, dedicata al Santo.
Il territorio comprendente Rutino è stato sotto il controllo di diverse famiglie nobiliari che si sono succedute negli anni. La famiglia che detenne il potere più a lungo nel paese fu quella dei Magnoni, che tramite l’imponenza del loro palazzo del loro palazzo sfoggiavano la loro ricchezza.
Cosa Visitare a Rutino.
La chiesa più importante è quella di San Michele Arcangelo nella quale si possono ammirare le due cappelle dedicate a San Nicola e a San Giuseppe. Importante anche i palazzi Magnoni, Lombardi e la Colombaia, quest’ultimo della famiglia Cuoco. Nel mese di Maggio a Rutino si tiene la festività di San Michele che prevede il rito del Volo dell’Angelo, appuntamento secolare molto suggestivo. Rutino è famosa per le sue produzioni di vino.