Il Lungomare di Salerno torna a risplendere con nuove aiuole fiorite. Dopo la positiva sperimentazione avviata in occasione di Salerno in Flora, frutto della collaborazione con Coldiretti, il Comune di Salerno e Salerno Pulita, la società che dal 1 maggio gestirà ufficialmente la manutenzione di aiuole e parchi, hanno deciso di proseguire nell’abbellimento del tratto costiero e di altre aree strategiche della città con piccole piantine di fiori.
Un piano di fioritura esteso e continuativo
L’intervento attuale, che ha visto l’inserimento di piantine con fioritura primaverile nelle aiuole principali del Lungomare, rappresenta solo la prima fase di un piano più ampio. Successivamente, saranno messe a dimora piantine con fioritura per tutto il periodo estivo, seguite da varietà capaci di fiorire in diverse stagioni dell’anno. Il piano prevede di estendere l’iniziativa anche ad altre zone significative della città.
Entusiasmo e appello al senso civico
L’assessore all’ambiente del Comune di Salerno, Massimiliano Natella, ha dichiarato: “In contemporanea alla messa a dimora di altre alberature, abbiamo inteso dare un tocco di colore anche al nostro lungomare”. Vincenzo Bennet, ha aggiunto: “In questi pochi giorni abbiamo già riscontrato grande entusiasmo per questa iniziativa, in molti hanno notato il cambio nel look del nostro lungomare ed ora facciamo un appello al senso di civiltà di tutti per proseguire questo percorso che inaugura anche il nuovo servizio di affidamento a Salerno Pulita”.
La preziosa collaborazione di Coldiretti
Il progetto ha beneficiato della significativa collaborazione di Coldiretti, l’associazione guidata da Vincenzo Tropiano. Delle 6000 piantine già messe a dimora, ben 3000 sono state donate da Coldiretti in occasione di Salerno in Flora, l’evento che si conclude oggi al Parco Pinocchio. Vincenzo Tropiano ha assicurato: “Siamo contenti di questa collaborazione con il Comune di Salerno e Salerno Pulita e Coldiretti proseguirà a sostenere l’iniziativa ed il progetto di abbellimento di aree strategiche della città”.