Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la Sagra del Carciofo Bianco di Pertosa, giunta alla sua 28ª edizione, in programma dal 2 al 4 e dal 9 all’11 maggio 2025. Promossa dalla Parrocchia Santa Maria delle Grazie, con il patrocinio del Comune di Pertosa, la manifestazione valorizza uno dei prodotti più unici del patrimonio agricolo campano: il Carciofo Bianco di Pertosa, presidio Slow Food dal 2003.
Il carciofo bianco di Pertosa
A Pertosa, il carciofo bianco non è semplicemente un prodotto tipico: è parte integrante della cultura del luogo. La sua coltivazione, la raccolta e la preparazione sono affidate a mani esperte che ne conoscono ogni sfumatura, grazie a una lunga tradizione tramandata di generazione in generazione. La filiera è interamente locale e ciò che viene servito durante la sagra è frutto diretto del lavoro dei campi, delle mani esperte e dell’identità culturale del borgo. Degustarlo qui significa farlo nel contesto ideale, dove ogni fase è curata nei minimi dettagli.
L’evento è anche un’occasione per conoscere Pertosa, un piccolo borgo di circa 700 abitanti, immerso nel Geoparco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Tra una portata e l’altra, i visitatori potranno passeggiare tra le stradine lastricate in sanpietrini, ammirare le case colorate e lasciarsi sorprendere da scorci suggestivi e punti panoramici. Da non perdere la scenografica panchina gigante, ideale per ammirare tramonti spettacolari e scattare foto memorabili, e la fontana in Piazza De Marco, che riproduce uno scorcio delle omonime Grotte, tra i complessi carsici più spettacolari d’Europa. Oltre alla sua bellezza paesaggistica, Pertosa si distingue per un approccio innovativo all’accoglienza. Panchine solari dotate di ricariche gratuite USB e Wi-Fi e spazi pubblici ben curati rendono il borgo un modello di integrazione tra tradizione e modernità, capace di offrire un’esperienza completa a chi lo visita.
La sagra
Nata come omaggio al Santo Patrono San Vittorio Martire, la Sagra ha mantenuto nel tempo un forte legame con la spiritualità che l’ha originata, pur evolvendosi in chiave contemporanea. Il coinvolgimento diretto della comunità resta uno degli elementi distintivi: le famiglie del paese, e in particolare le nonne, sono le vere protagoniste della preparazione dei piatti secondo le ricette storiche.
Gli stand gastronomici saranno allestiti nella centrale Piazza De Marco, attivi nei giorni 2 e 9 maggio a cena, e il 3, 4, 10 e 11 maggio a pranzo e cena. Il menù propone zuppe, primi piatti, sfizi tipici e il rinomato carciofo crudo in pinzimonio con olio extravergine d’oliva, che valorizza al meglio le due principali vocazioni agricole del territorio: carciofi e olivi.
Il carciofo bianco di Pertosa è una varietà senza spine, dal colore chiarissimo e dal sapore delicato, coltivata tra i 300 e i 700 metri di altitudine. Resistente al freddo, si presta bene anche al consumo a crudo. Negli anni ’90 ha rischiato di scomparire, ma grazie all’impegno congiunto del Comune, della Parrocchia e della cittadinanza, è stato recuperato e riconosciuto come Presidio Slow Food, diventando simbolo di biodiversità e rinascita locale.Durante la sagra sono previsti spettacoli musicali, animazione per bambini e momenti di intrattenimento pensati per tutte le età. L’evento rappresenta anche un’opportunità concreta per promuovere il turismo rurale e il patrimonio agroalimentare di un’area che, tra bellezze naturali, tradizione e innovazione, continua a crescere nel segno dell’autenticità