Una nuova interrogazione parlamentare punta i riflettori sull’area industriale di Buccino. Il vicepresidente della Camera ed ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha chiesto chiarimenti ai ministri Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente) e Francesco Lollobrigida (Agricoltura) in merito alla realizzazione di nuovi insediamenti produttivi nella zona Asi del Comune.
Costa ricorda che il Comune di Buccino, attraverso una variante al Puc, aveva previsto «la creazione di un polo agroalimentare» dove «sono ammessi esclusivamente nuovi insediamenti artigianali e industriali nel settore agroalimentare».
Le sentenze e i cambiamenti
Il deputato del Movimento 5 Stelle ha sottolineato che il Comune ha vinto un contenzioso pluriennale contro Fonderie Pisano e Buoneco, sancito nel 2024 da sentenze favorevoli del Consiglio di Stato. Tuttavia, secondo Costa, la nuova amministrazione comunale insediatasi nel 2022 avrebbe «stravolto la pianificazione urbanistica», autorizzando progetti industriali non legati al comparto agroalimentare.
In particolare, Costa denuncia che, in contrasto con il piano regolatore vigente, il 24 dicembre 2024 è stato rilasciato un permesso per la costruzione di un impianto per la produzione di calcestruzzo in località Panericotta. Il parlamentare segnala anche l’avvio di progetti per la realizzazione di impianti di trattamento rifiuti industriali (fanghi, vetro, materiali da costruzione, miscele bituminose) e impianti di produzione di calcestruzzo e bitume.
La richiesta rivolta ai ministri è chiara: «salvaguardare il patrimonio ambientale della zona di Buccino».
La replica del sindaco Freda
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Buccino, Pasquale Freda, che ha replicato con toni accesi attraverso i social. Il primo cittadino, pur non entrando nel merito delle contestazioni, ha annunciato di voler presentare una querela per diffamazione.
Secondo Freda, «si parla e si scrive senza nemmeno aver letto le carte ma solo sulla base di quanto segnalato dalla nostra opposizione». Il sindaco ha bollato come «false, tendenziose e finalizzate a screditare l’amministrazione» le affermazioni contenute nell’interrogazione, sostenendo che «la carenza di conoscenza dell’argomento è talmente sconcertante che non merita nemmeno una risposta nel merito». Tuttavia, non ha fornito ulteriori chiarimenti sui permessi rilasciati o sulle modifiche al piano regolatore.