Questa mattina, a Caggiano, si è respirato un profondo senso di comunità e solidarietà. Gli ospiti del centro SAI (ex SPRAR) “Padre Serafino Carucci”, accompagnati dai volontari della GOPI Protezione Civile ODV e dagli amministratori comunali, hanno donato un uovo di Pasqua a ciascun alunno e alunna delle scuole del paese.
Un piccolo gesto in segno di rinascita
Un piccolo gesto, ma dal grande valore simbolico, all’insegna dell’integrazione e della rinascita. La Pasqua, con il suo significato di resurrezione e rinnovamento, assume un senso ancora più profondo per chi ha affrontato viaggi pericolosi e spesso dolorosi, lasciandosi alle spalle terre insicure, affetti familiari e certezze, per inseguire una vita migliore, più dignitosa e sicura. E proprio questi ideali — speranza, rinascita, accoglienza — sono stati il cuore pulsante dell’iniziativa, accolta con entusiasmo da alunni, insegnanti e famiglie.
L’obiettivo dell’iniziativa
L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di comunità inclusiva, in cui l’integrazione non è solo un concetto astratto, ma una pratica quotidiana che si costruisce attraverso la condivisione, il rispetto e la partecipazione attiva alla vita del territorio. Vale la pena ricordare che tutti gli ospiti del centro SAI di Caggiano sono titolari di protezione internazionale, riconosciuta ufficialmente dallo Stato italiano. Un riconoscimento che sancisce non solo la loro condizione di vulnerabilità, ma anche il diritto ad essere accolti con dignità, contribuendo a costruire insieme una società più giusta e solidale.