Ancora un duro colpo per Radio Alfa, storica emittente radiofonica del Sud Italia, vittima nella notte dell’ennesimo furto di strumentazioni.
Il colpo
Presa di mira questa volta la postazione DAB+ installata sul Monte Li Foj, a 1367 metri di altitudine, nonostante le proibitive condizioni meteo e il forte vento. L’impianto, attivo da meno di due mesi, rappresentava un nodo cruciale per la copertura radiofonica del Nord della Basilicata e della città di Potenza, oltre a essere connesso con la nascente rete DAB+ in Campania. Il furto rischia ora di rallentare il piano di espansione digitale dell’emittente, avviato nel 2025 con fondi totalmente autofinanziati dalla società editrice.
La nota dell’emittente
“È un progetto ambizioso – si legge nella nota dell’emittente – che prevede l’installazione di circa 30 impianti autorizzati dal Ministero, nell’ambito della partecipazione alla società consortile FREE-DAB. L’obiettivo è garantire un ascolto stabile e di qualità in mobilità, in linea con le nuove normative sulle autoradio DAB+.” L’impianto danneggiato era stato attivato lo scorso 27 febbraio e faceva parte del percorso di evoluzione tecnologica che coinvolge anche le altre stazioni del gruppo: Alfa Lab, Alfa News e Romantica Radio. Radio Alfa ha voluto lanciare un messaggio chiaro agli ascoltatori: “Ripartiremo da dove ci siamo fermati. 49 anni di storia non si cancellano con un furto.”