Il responsabile del Codacons Cilento, Bartolomeo Lanzara, ha espresso forte preoccupazione per la situazione insostenibile che stanno vivendo numerosi imprenditori agricoli e allevatori del territorio, a causa dei danni provocati dagli attacchi di lupi e dalle devastazioni dei cinghiali. «Non è più tollerabile che a fronte dei danni ingenti causati da attacchi di lupi e devastazioni di cinghiali, le istituzioni locali, in primis l’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, continuino a liquidare indennizzi irrisori, del tutto inadeguati a coprire il danno subito», ha dichiarato Lanzara.
Esasperazione degli allevatori e rischio fallimento per le aziende
La situazione è particolarmente critica nel territorio di Monteforte Cilento, dove si sono verificati ripetuti e violenti attacchi ai greggi. Nicola Tierno, un giovane imprenditore agricolo, ha testimoniato la sua esasperazione: «A ogni attacco perdo animali, redditività, fiducia. Non so quanto ancora potrò andare avanti. Il rischio concreto è il fallimento». La mancanza di misure efficaci di prevenzione e contenimento dei danni, unita a risarcimenti inadeguati, scoraggia gli imprenditori dal presentare le domande di indennizzo.
Richiesta di una strategia condivisa e scientificamente fondata
Lanzara ha sottolineato la necessità di un cambio di passo nella gestione della fauna selvatica all’interno del Parco: «Serve – dichiara l’avvocato Lanzara – una strategia condivisa e scientificamente fondata per gestire la presenza della fauna selvatica all’interno del Parco. Non si può più rinviare il problema. Il Parco deve coinvolgere esperti del settore, ambientalisti, veterinari, agronomi, associazioni di categoria, per trovare un equilibrio tra la tutela della biodiversità e la sopravvivenza economica e sociale delle comunità che vivono e lavorano nel territorio».
Appello urgente all’Ente Parco per un piano straordinario
Il Codacons Cilento evidenzia come lo spopolamento dei piccoli borghi e la difficoltà dei giovani imprenditori agricoli mettano a rischio il tessuto economico locale. «Chiedo ufficialmente all’Ente Parco un incontro urgente con le associazioni di categoria e i rappresentanti del territorio – conclude l’avvocato Lanzara – per definire un piano straordinario di intervento e accompagnamento. La difesa del territorio non può prescindere dalla difesa delle sue comunità. I cittadini non possono essere abbandonati».