Con lo spettacolo portato in scena ieri da Massimo de Matteo, ‘Na Santarella, si conclude la stagione teatrale del teatro “La Provvidenza” di Vallo della Lucania. Una stagione che ha saputo alternare momenti di riflessione e divertimento. Ai nostri microfoni il direttore artistico Don Mario Bamonte ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa. Da parte sua anche un messaggio per la giornata internazionale del teatro.
Un bilancio positivo
7 gli spettacoli che hanno coinvolto il pubblico fino a ieri 26 marzo, a salire sul palco Francesco Procopio e Giancarlo Ratti, Biagio Izzo, Paolo Caiazzo, Gianfranco Gallo, Enzo De Caro, Gino Rivieccio e Justine Mattera, ed infine Massimo De Matteo. “È senz’altro un bilancio certamente positivo – ha detto il direttore artistico Don Mario Bamonte – innanzitutto abbiamo assistito ad una massiccia riconferma di abbonati storici per questa stagione teatrale e al tempo stesso abbiamo avuto la gioia di accogliere nuovi abbonati qui alla “Provvidenza”, insieme ad altre persone che hanno preso parte a diversi spettacoli, quindi sotto questo punto di vista un bilancio senz’altro positivo. Così come positivo credo sia stato il parere degli spettatori che anche quest’anno hanno potuto prendere parte ad una stagione teatrale che ha messo insieme momenti di divertimento e momenti di riflessione, momento profondi così come momenti di allegria e di spensieratezza”.
L’importanza del teatro
Oggi 27 marzo ricorre la giornata internazionale del teatro. Don Mario Bamonte ha voluto rimarcare l’importanza del teatro specialmente nelle piccole comunità : “Parto dal dire che nonostante in questi anni si assista ad anni difficili per il teatro, il teatro non è morto, ce lo dimostra appunto la stagione teatrale. Sicuramente il teatro ha un fascino particolare, ma al tempo stesso è di grande importanza anche per i nostri centri, sempre più abituati allo spopolamento, all’individualismo, sempre più abituati a questo stare da soli, il teatro invece rappresenta l’aggregazione, rappresenta il venirsi incontro, rappresenta il mettere Insieme mondi diversi, mentalità diverse, sensibilità diverse, dunque rappresenta una occasione di unione, unione e comunione di cui abbiamo bisogno, nel nostro territorio, oltre all’importanza che il teatro ha per via del suo far esprimere quelle che sono le emozioni, quella che è l’interiorità, dunque quella che è la ricchezza che ciascuno di noi porta dentro.”