Sui lavori a San Francesco i proprietari dell’area avevano tutte le autorizzazioni necessarie ad intervenire con opere di messa in sicurezza di una zona ad alto rischio frana che avrebbero garantito la salvaguardia anche della strada provinciale sovrastante che collega il porto di Agropoli con Trentova.
A dirlo l’ingegnere Aldo Della Pepa che spiega nei dettagli il progetto presentato e autorizzato dal Comune, dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e dagli altri enti competenti a margine di una conferenza di servizi.
Per frenare il fenomeno franoso che caratterizza l’area, era prevista la realizzazione di gabbioni a difesa del costone. Per portare il materiale necessario, però, si era valutato di non procedere al trasporto via terra che avrebbe imposto la realizzazione di un percorso eccessivamente impattante, bensì via mare attraverso l’utilizzo di una chiatta che, diversamente da quanto sostenuto, non ha eseguito interventi sul fondale ma ha proceduto unicamente al trasporto.
«Io e la mia famiglia – il commento l’ingegnere Della Pepa – non intendiamo né abbiamo mai inteso farci promotori di qualcosa che possa andare contro la nostra natura e la nostra etica».