Roccagloriosa, un borgo dalla storia millenaria
La Storia di Roccagloriosa.
La città ha origini antichissime. Al V secolo a.C. risalgono i resti di una casa e di una tomba. Nel IV secolo a.C. l’abitato subisce una notevole espansione. In località “Vauzi” troviamo i resti di abitazioni con pianta a cortile centrale tipici della Magna Grecia, così come i resti di un’edicola votiva. Nel III secolo a.C. la città parteggiò con Annibale contro Roma e più tardi la fondazione di una colonia latina a Paestum decretò la rovina di Rocca che rimase però come centro agricolo. Fu distrutta varie volte nel corso della storia in seguito alle differenti invasioni (nel 550 d.C. dai Bizantini, nel 1100 dai Normanni, nel 1330 dagli Aragonesi e Angioini nel 1600 dai Mori e nel 1800 dai Borboni).
Rocca fu uno dei più antichi e più importanti insediamenti medievali del Basso Cilento. Il paese fu primariamente costruito attorno al Castello (500 d.C.) con annessa piccola cappella dedicata alla Vergine Gloriosa da cui il nome di Roccagloriosa. Dopo il 500 si stabilirono nella zona dei soldati bulgari che, con gli abitanti locali, diedero vita ai centri di Acquavena e di Celle di Bulgheria. Nei secoli seguenti fu fondato nella zona un monastero di monache cistercensi ancora prima del IX secolo. Il feudo fu poi dei Sanseverino.
Cosa Visitare a Roccagloriosa.
Il centro antico è molto caratteristico: mostra strade tortuose e scalinate, i sotterranei delle case scavate nella roccia, i muri di sostegno e di recinzione degli orti musulmani e dei piccoli spazi pubblici aperti al paesaggio. La collocazione caratteristica del castello, della chiesa, dei palazzi scandiscono il tessuto edilizio compatto. I caratteri generali, insieme agli elementi costruttivi di dettaglio (fontane, portali, scale, ballatoi, cornici) denotano la tipicità e la ricchezza del vecchio borgo. Di grande rilevanza la necropoli etrusca posta fuori l’abitato.